L'età del dubbio

by Andrea Camilleri | Mystery & Thrillers |
ISBN: Global Overview for this book
Registered by Mariantonietta of Sacco, Campania Italy on 12/9/2008
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10 journalers for this copy...
Journal Entry 1 by Mariantonietta from Sacco, Campania Italy on Tuesday, December 9, 2008
Nel corso di questo nuovo caso - la più marina delle indagini di Montalbano l'ha definita Camilleri - che si svolge tutto nel porto di Vigàta, tra yacht e cruiser, il lettore resterà colpito dal cambiamento che si è verificato nel commissario, come se Camilleri avesse voluto scavare più intensamente dentro i sentimenti del suo beniamino.
Una mattina viene trovato nel porto di Vigàta un canotto, all'interno il cadavere sfigurato di un uomo. L'ha riportato a riva un'imbarcazione di lusso, 26 metri, abitata da una disinvolta cinquantenne e da un equipaggio con qualche ombra. Proprietaria e marinai devono trattenersi a Vigàta fino alla fine dell'inchiesta sul morto (ammazzato col veleno stabilisce l'autopsia), ma intanto è proprio su di loro che Montalbano vuole indagare. Le carte di bordo parlano di continui spostamenti da un porto all'altro di mezzo mondo, e il potente motoscafo ormeggiato al suo fianco, "L'asso di cuori", non si è mosso di meno.
A leggere carte nautiche e libretti di bordo collabora il tenente della capitaneria Laura Belladonna. Qualcosa di più del suo cognome, non bella, ma bellissima, di gran simpatia, allegra, la risata come una cascata di perle. Montalbano si accorge allora che questa persona potrebbe cambiare tutta la sua vita, ma per fare questo bisognerebbe mandare "via la coscienza, via ogni dubbio, via la ragione".
Questa volta il commissario - e come lui il tenente Belladonna - ha la sensazione di essere a una svolta della propria esistenza e questa consapevolezza lo spinge a leggere dentro di sé come non ha mai fatto, con onestà e una sorta di spietatezza.


Journal Entry 2 by Towandaaa from Peccioli, Toscana Italy on Monday, December 29, 2008
arrivato

Journal Entry 3 by Towandaaa from Peccioli, Toscana Italy on Wednesday, January 7, 2009
Ho letto quasi tutto della copiosa produzione di Camilleri e tutti i suoi lavori (ad eccezione de “Il colore del sole”, "Un sabato, con gli amici", "Il tailleur grigio") mi sono sempre piaciuti molto.
Il mio approccio verso ogni suo nuovo romanzo quindi muove da una opinione di partenza positiva e da un livello di aspettativa piuttosto alto. Non lascio però che ciò condizioni il mio senso critico e le mie opinioni a lettura conclusa, e mi sento di affermare che “L’età del dubbio” mi è piaciuto poco, soprattutto perché conferma una tendenza (i cui segni avevo già notato in altri dei lavori più recenti che hanno per protagonista Montalbano) verso livelli leggermente inferiori a quelli a cui ero ormai abituata. Cioè: in senso assoluto rimane un romanzo piacevole da leggere, ma considerato insieme agli ultimi episodi della serie e in confronto ai primi mi sembra che inizi a mostrare qualche cedimento.
Le note “stonate” a mio avviso sono le seguenti.
In primo luogo: il copione dell’innamoramento (o meglio, dell’infatuazione) nei confronti della giovane e bella di turno inizia a ripetersi un po’ troppo spesso, e rischia di consolidare lo stereotipo a mio avviso piuttosto fastidioso dell’over cinquantenne che sente mancarsi il terreno sotto ai piedi, che teme di perdere i propri attributi di virilità e appetibilità e che si lascia quindi travolgere da storie nate, gestite e concluse su un terreno molto incerto. Anche se è la prima volta che Camilleri dedica il titolo a questo aspetto della maturità del suo personaggio, il tema si era già presentato nei precedenti due episodi della serie, sempre con sviluppi analoghi, e da un personaggio che è sempre stato autoironico e al di fuori degli schemi come Montalbano non credo proprio che i lettori si aspettino conferme di luoghi comuni piuttosto banali. Inoltre, l’epilogo mi è sembrato quanto di più affrettato e deresponsabilizzante potesse immaginarsi, dal momento che non è Salvo a chiarirsi le idee e compiere una scelta, ma sono gli eventi a decidere per lui.
In secondo luogo: tornano anche in questo romanzo, e in modo che sinceramente ho trovato abbastanza avulso dal contesto in cui sono inserite, le “sparate” sul fenomeno dell’immigrazione clandestina e sugli incidenti sul lavoro. Mi lasciano sempre un po’ perplessa, perché a mio parere o tutta la storia si costruisce in modo da far riflettere su tali fenomeni (come ad esempio nel romanzo “Il ladro di merendine”) oppure, che significato ha lanciare questi sassi e poi passare ad altro ?
In terzo luogo: i personaggi di contorno. Ormai siamo abituati a vizi e virtù dei vari Catarella, Lattes, Bonetti-Alderighi, Mimì, Fazio e company, e lo dico nel senso positivo di chi ritrova ogni tanto dei vecchi conoscenti e scopre che sono praticamente sempre gli stessi: tutto ciò può anche apparire rassicurante, dare un senso di familiarità, ma solo se non si superano i limiti che distinguono un personaggio da una macchietta, altrimenti la cosa può risultare ripetitiva, un po’ fastidiosa e controproducente. Ebbene: secondo me stiamo assistendo ad una involuzione di questi personaggi su se stessi, ne vengono caricate oltre misura le caratteristiche ormai già ben note ma non nel senso dei cambiamenti dovuti alla maturità e all’esperienza (come Camilleri sta tentando di fare con Montalbano), bensì nel senso di farne dei soggetti troppo appesantiti, ai limiti della credibilità, e privi di una qualsiasi possibilità di sviluppo se non in termini deteriori. In particolare questo si nota a proposito di Catarella; i suoi fraintendimenti al telefono, il suo modo fracassone di presentarsi alla porta non mi divertono più perché mi appaiono abusati, ed avverto anche un dubbio: mi sembra che negli ultimi romanzi Catarella somigli troppo alla macchietta che di lui hanno fatto le trasposizioni televisive degli episodi precedenti, cioè mi sembra che Camilleri abbia voluto riprodurre in questo ultimo romanzo quella immagine così caricata ed eccessiva che di Catarella vediamo nella fiction, ma era davvero necessario ?
Infine c’è nel testo un sensibile aumento di espressioni tipiche del dialetto siciliano (nota che non mi dispiace affatto perché mi piace molto questa lingua che ormai capisco bene al punto di usarla talvolta anche nel mio modo di parlare) ma non credo che ciò possa bilanciare la perdita di un’altra delle componenti “storiche” (e a cui sono più legata) dei romanzi di Camilleri: i ritratti psicologici, i piccoli quadretti, gli spaccati della realtà siciliana che emergevano dalla trama gialla rendendo questi libri non solo dei polizieschi ma soprattutto delle storie di costume. Mi è dispiaciuto molto notare che ne “L’età del dubbio” quest’ultima componente, secondo me così importante, è praticamente scomparsa. Eliminare questi aspetti e puntare tutto sullo sviluppo poliziesco e sul parallelo dibattersi di Montalbano nei propri dubbi e stati d’animo mutevoli significa secondo me snaturare il valore e la caratteristica peculiare di questi romanzi. E portarli ad essere praticamente delle sceneggiature già pronte per la trasposizione televisiva, piegandosi al volere e ai gusti dei telespettatori come se solo grazie ad essi Camilleri avesse raggiunto la notorietà. Ma non è questo che cerco nei libri che hanno per protagonista Montalbano, e se questa tendenza dovesse confermarsi anche in futuro penso che potrei anche salutare definitivamente Salvo e gli altri, e continuare a leggere solo il Camilleri-senza-Montalbano (che per ora non mi ha quasi mai deluso).


Journal Entry 4 by marnes from Firenze, Toscana Italy on Monday, January 12, 2009
Arrivato

Journal Entry 5 by marnes from Firenze, Toscana Italy on Friday, January 16, 2009
Sempre il solito grande Montalbano,con un po di stanchezza in piu.
Partito per Berlino

Journal Entry 6 by potbook on Monday, January 19, 2009
Arrivato oggi a Berlino.
Deve attendere qualche giorno, il tempo di finire un ring iniziato proprio ieri.

Journal Entry 7 by potbook on Thursday, January 29, 2009
Piaciuto davvero tanto.
In genere sopno una lettrice accanita di Camilleri staccato da Montalbano, ma questa volta mi sono proprio lasciata andare alla letture e nel giro di due viaggi in metropolitana era già finito.
Bella trama scorrevole, bella descrizione dei personaggi ( per me per nulla scontati, come dicevo sconosciuti quasi alla lettura, ho visto i caratteri descritti soltanto alla tv) bel conflitto interno di un "cinquantino" ( ecco, essendo al traguardi di questo compleanno ogni tanto ho pensato"uffi: e basta sottolinearlo" :-) ).
Contenta anche di non aver letto tanti "Montalbano" prima, così l'ho gustota appieno.
Riparte per There appena mi manda l'indirizzo...

Master un grazie di cuore!

Journal Entry 8 by potbook on Monday, February 9, 2009
Parte oggi libero da bacilli influenzali

Journal Entry 9 by Therese from Perugia, Umbria Italy on Tuesday, March 3, 2009
X problemi di connessione questa J.E. arriva in ritardo, sorry...

Aggiungo la lista dei partecipanti ;)

Ringmaster: MARIANTONIETTA
1) TOWANDA
2) MARNES
3) POTBOOK
4) THERESE
5) DEVILKITYY
6) STEFYROGG
7) ANATOLLA
8) MASIA
-> MARIANTONIETTA

Journal Entry 10 by Therese from Perugia, Umbria Italy on Monday, March 9, 2009
Ultimamente ho lasciato un po' da parte Montalbano, perciò mi ha fatto piacere ritrovarlo in questa nuova avventura insieme ai comprimari di sempre; devo dire che Camilleri mi è sembrato molto più romantico e malinconico del solito, dato che le emozioni del commissario sono spesso al centro della narrazione, forse questa scelta è dovuta alla volontà di rendere il personaggio come un uomo più maturo, però ho trovato che le riflessioni sentimentali non s'incastrassero molto bene con l'indagine, rendendo la storia disorganica. Il finale mi ha l'effetto di una doccia fredda.
Spedisco domani a Devilkitty.

Journal Entry 11 by DevilKitty from Camogli, Liguria Italy on Saturday, March 14, 2009
Scusate, non sono riuscita a collegarmi prima per la j.e. Arrivato sano e salvo.

Journal Entry 12 by DevilKitty from Camogli, Liguria Italy on Sunday, March 22, 2009
Ma che Montalbano malinconico, tutto da coccolare! Bello, bello. Ribadisco che mi è difficile essere obbiettiva con Camilleri, perchè lo ADORO e credo che riuscirei a trovare perfetta anche la sua lista della spesa; se si leggesse questo libro anche solo come un giallo, sarebbe intrigante, divertente, ricco di suspense come da manuale. In più c'è poi questa meravigliosa abilità dell'autore di infondere davvero vita ai suoi personaggi, saturandoli di pensieri, emozioni, imperfezioni, desideri...il tutto servito sul piatto d'argento della lingua e guarnito dall'ironia e dalla compassione (quella vera, con la c maiuscola): risultato, un'alchimia insuperabile. Grande Camilleri!

Pronto a ripartire!

Journal Entry 13 by stefyrogg from Milano, Lombardia Italy on Wednesday, April 1, 2009
E' arrivato, cercherò di essere veloce

Journal Entry 14 by masia from Faenza, Emilia Romagna Italy on Monday, June 8, 2009
Arrivato stamane :)

Journal Entry 15 by masia from Faenza, Emilia Romagna Italy on Friday, June 12, 2009
Letto volentieri, come tutti i romanzi di Montalbano, anche se onestamente più che L'età del dubbio mi è sembrata l'età dello sbevazzamento fumogeno! No, dai, sul serio, da quando in qua Montalbano fuma e beve così tanto?! Capisco la sbandata sentimentale, anche se il rapporto con Livia sembra sempre più, di libro in libro, una buffonata poco credibile, ma tutte quelle sigarette e quel whisky mi hanno lasciato basita. Per non parlare poi del fatto che spinga Mimì a farsela con una. L'impressione non è stata quella di un'evoluzione del personaggio, bensì di una mancanza di coerenza.
Mariantonietta, grazie mille per il ring!
Il libro è ripartito alla volta di ermy :)

Journal Entry 16 by ermydave from Millesimo, Liguria Italy on Monday, June 29, 2009
arrivato

Journal Entry 17 by ermydave from Millesimo, Liguria Italy on Saturday, August 8, 2009
Non sono riuscita a leggerlo; non mi ha entusiasmato

Journal Entry 18 by anatolla-bis from Casablanca, Grand Casablanca Morocco on Saturday, September 5, 2009
mercoledi sara qui
forum

Journal Entry 19 by anatolla-bis from Casablanca, Grand Casablanca Morocco on Tuesday, September 15, 2009
potrei quotare in toto towandaa ( a parte lo stereotipo dell'ultracinquantenne che per quanto fastidioso e' purtroppo una realta' con cui confrontarsi proprio malgrado), ma anche condividere gli entusiasmi di marnes, potbook (soprattutto lei al suo primo montalbano) e devilkitty. e ho anche provato le stesse perplessita di therese e lo sbalordimento di masia per il montalbano alcoolico e senza un pensiero di riguardo per la cara Beba.. pero' e' comunque un camilleri e sta sempre un palmo sopra a tutti. direi che tutte le cose che sono state dette sono vere e il libro - senza dubbio- e' andato giu come una gran bella "vivuta" d'acqua fresca. Mi resta ancora molta sete!!
segnalo anche qui una discussione su montalbano prima e dopo del gruppo Camilleri su anobii

Journal Entry 20 by Mariantonietta from Sacco, Campania Italy on Sunday, October 25, 2009
Il giallo è rientrato a casetta, ed è il primo ring che trova la strada di casa sua.
Bacioni sparsi

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