Questo è un bel libro (uno dei pochi) consigliatomi dalla mia terribile professoressa di lettere tanti anni fa :) L'autore, di cui conosco solamente la novellina "Maruzza Musumeci", ha ricostruito tra realtà e fantasia l'intensa vita travagliata del suo illustre conterraneo, a partire dall'infanzia a Girgenti fino all'età adulta.
So che ti piacciono sia Pirandello che Camilleri, così la mia scelta è caduta su questo libro in particolare. Chissà che non piaccia anche a te ^^

Ebbene sì, questa volta la tua Secret Santa sono io :)
Spero che questo libro ti sia gradito!

WOOOOOOOOW, Lilac: era ai primi posti della mia lista dei desideri...........non avresti potuto scegliere meglio !
Grazie infinite: ho da poco terminato la lettura della più recente biografia di Pirandello ("Il gioco delle parti" di Matteo Collura) e ora non vedo l'ora di iniziare questa..........dire che Pirandello mi piace è riduttivo.............io lo adoroooooooooooooooo !!!

E’ stato un vero piacere leggere questa biografia.
Vi ho trovato il linguaggio coloritamente dialettale e l’incedere “figurato” del miglior Camilleri e le atmosfere di una regione che tanto ha dato alla storia della letteratura, ma soprattutto ho “sentito” di conoscere ora un po’ meglio, grazie a questo libro, il mio autore prediletto. E’ quasi incredibile scoprire quanti degli episodi che hanno segnato, nel bene e nel male, la vita personale di Pirandello, abbiano poi trovato espressione, in termini più o meno trasfigurati, in molte delle opere letterarie del Nobel siciliano. E queste opere ora assumono ai miei occhi significati nuovi, perché ne percepisco ancora di più il tormento sotteso, la genesi sofferta, la genialità dell’operare con metafore e paradossi alla costruzione di “storie” che appaiono universali, nel tempo e nello spazio, pur risalendo a cento e più anni fa.
C’è una grande assente, però, in questo libro: Marta Abba, che viene menzionata appena due volte, entrambe in modo marginale. Eppure è noto che ella ha avuto una parte importante nella vita di Pirandello, il quale proprio per lei ha pensato e scritto alcuni dei suoi testi teatrali più noti. Probabilmente si è trattato di una scelta precisa da parte di Camilleri (anche se non ne comprendo il motivo): concentrarsi di più sugli anni della giovinezza e sulle vicende familiari, piuttosto che andare ad esaminare il sofferto legame che ha unito Pirandello alla sua attrice prediletta. Questo particolare “taglio” rende la lettura di questo libro quasi direi complementare all’altra più recente biografia pirandelliana che ho letto poco prima: “Il gioco delle parti” di Matteo Collura, che dedica molta attenzione sia al ruolo di Marta Abba nella vita e nella produzione letteraria di Pirandello, sia anche al complesso e forse ancora non sufficientemente chiarito rapporto di Pirandello stesso con Mussolini e il fascismo, altro “capitolo” che non compare nella biografia camilleriana.
Ora è tempo, per questo libro, di ripartire, e lo metto in viaggio ben volentieri, perché ritengo che sia un buon punto di partenza per chi voglia avvicinarsi ad un autore per conoscere il quale, purtroppo, è diventato necessario prima di tutto vincere il “blocco” che l’aggettivo “pirandelliano” (nelle sue, secondo me odiose, accezioni di ostico, cervellotico, contorto et similia) crea attorno alla sua figura e alla sua opera………….ma sarà senza dubbio un libro che comprerò, per arricchire la mia personalissima collezione pirandelliana.
Grazie ancora, Lilacwhisper, per l’opportunità che mi hai dato !

Durante la cena corsara di questa sera, presso la pizzeria Cereria, Via Pietro Gori, Pisa

Ciao !
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Grazie
Towandaaa

preso alla cena a Pisa del 02/12/2010

molto bello!!

Ho letto questa biografia di Luigi Pirandello con grande piacere: è appassionante come un romanzo!

Lo rilascio a meeting di stasera dei bookcorsari pisani.