Corto Maltese

by Hugo Pratt | Graphic Novels |
ISBN: Global Overview for this book
Registered by albertofarina of Roma, Lazio Italy on 12/21/2003
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Journal Entry 1 by albertofarina from Roma, Lazio Italy on Sunday, December 21, 2003
Ho comprato appositamente per Bookcrossing piu' copie del libro che inaugura la collana "I classici del fumetto di Repubblica" (e che veniva dato col giornale a un prezzo di solo 90 centesimi) perche' Corto Maltese e' uno dei fumetti piu' citati da chi non l'ha mai letto e lo scambia per un fumetto d'avventura alla Bonelli. Con tutto il rispetto per i vari Tex, Martin Mystere e Dylan Dog (degli ultimi due sono stato per oltre vent'anni un accanito lettore) le storie di Corto hanno un altro respiro e - indubbiamente anche grazie al fatto che l'autore non era costretto dalla serialita' da edicola a sfornare storie una dietro l'altra a qualunque costo - sicuramente un'atmosfera piu' potente che si unisce a una ripetitivita' estremamente ridotta.

Le storie presentate in questa edizione popolare sono ben rappresentative: "Una ballata del mare salato" e' la storia lunga in cui Corto Maltese compare sulla scena del fumetto italiano e internazionale, mentre "Favola di Venezia" fa parte della produzione piu' tarda di Hugo Pratt: da un po' di tempo sono entrati in scena i colori e anche se l'elemento onirico-fiabesco puo' ormai suonare un pochino di maniera rispetto a storie precedenti si finisce per accettarlo con l'affetto e l'indulgenza che si riserva a un vecchio amico.

Peccato che questa edizione costituisca, ai danni di "Una ballata del mare salato", un autentico massacro: non esiste praticamente vignetta che non sia stata tagliata, allargata o rimaneggiata per fare entrare le vignette nell'esiguo formato bonelliano della pubblicazione. Tanto per dire, la prima tavola della storia originale e' spezzettata qui fra pagina 17 e pagina 18 fino alla terza vignetta, e la seconda tavola della storia si frammenta fra le ultime tre vignette di pagina 18 e arriva fino alla prima di pagina 20). Filologia? Manco per il cavolo, perche' dalle vignette manca quasi sempre il respiro che il disegno di Pratt non manca mai di comunicare quando disegna gli spazi. La storia si segue lo stesso, ma cosi' come si segue in televisione un film concepito per sfruttare in pieno la magia del grande schermo. Cito qui i nomi responsabili di questo delitto ai danni di un'opera d'arte: Simone Airoldi (direttore di Publishing Italia), Marco M. Lupoi (Direttore editoriale della Panini), Enrico Fornaroli (cura editoriale): vergogna, vergogna, vergogna.

Se vi piacesse, e decideste di cercare altro di Pratt, attenzione quindi alle edizioni. Preferite, in linea di massima, le storie brevi (seriali, si', ma sono appena 21 e quasi tutte capolavori) ma cercate di evitare come la peste le edizioni Lizard a storia singola (coi disegni malamente scansionati al computer, ma soprattutto di nuovo con tutte le tavole ristrutturate), e tentate invece di recuperare su qualche bancarella le vecchie edizioni Mondadori (su cartaccia, e malissimo rilegate, ma il formato delle storie almeno era rispettato). E non dimenticate che Pratt e' stato anche apprezzato romanziere: i suoi scritti autobiografici sono affascinanti. Credo che il suo bellissimo "Le pulci penetranti" sia stato ripubblicato col piu' evocativo titolo "Avevo un appuntamento", in edizione riveduta e ampliata.

Journal Entry 2 by frarosano from Napoli, Campania Italy on Tuesday, December 23, 2003
ricevuto personalmente da alberto durante un mio breve viaggio a roma, in questo momento in fase di lettura...

Journal Entry 3 by frarosano from Napoli, Campania Italy on Saturday, March 6, 2004
il più bel fumetto di avventura che abbia mai letto.

Journal Entry 4 by albertofarina from Roma, Lazio Italy on Sunday, March 14, 2004
Aggiungo una tardiva journal entry solo per poter mettere online una seconda immagine. Nella mia JE originale ho messo un'immagine della tavola di apertura della "Ballata del mare salato" nella sua edizione originale con formato rispettato. Accanto a *questa* JE ne metto ora una della versione di Repubblica, cosi' chi e' curioso potra' verificare in che modo il respiro della prima tavola sia stata sconciata dalla famigerata edizione Lizard.

E' importante che si veda la differenza: se per il cinema sembra finalmente che la gente abbia cominciato a rendersi conto di come le bande nere sopra e sotto l'immagine siano sintomo del rispetto del formato originale (e non una decurtazione dello stesso), per il fumetto siamo ancora molto indietro, purtroppo.

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