Rabbia

Registered by cloe89 of Milano, Lombardia Italy on 6/13/2009
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9 journalers for this copy...
Journal Entry 1 by cloe89 from Milano, Lombardia Italy on Saturday, June 13, 2009
Rabbia è la biografia orale, narrata da coloro che l'hanno conosciuto, di Rant Buster Casey. Rant è solo un nomignolo, ma è così che tutti lo chiamano, ed è il nome che dà il titolo originale al libro. Per sua madre è un angelo, per i suoi amici un allegro pazzo, per i suoi nemici, una minaccia alla salute dell'umanità.

Rabbia non è tra i libri di P. che mi è piaciuto di più, ma merita sicuramente di essere letto.

RING CHIUSO
1.irrilevante
2. falbalà
3.Chabbba
4.chell79
5. MartinaViola ---il libro è qui
7.fabiana
8. Gothicrise
9. devonpennyblack
10. maybeetle

Journal Entry 2 by irrilevante from Milano, Lombardia Italy on Thursday, June 18, 2009
arrivato or ora
finisco in due giorni al massimo il ring di masia
e comincio la lettura.
per l'intanto: grazie,
Va.

Journal Entry 3 by irrilevante from Milano, Lombardia Italy on Sunday, June 28, 2009
libro in partenza domani
(avrei potuto spedirlo ieri ma sono un'idiota e ho chiesto in ritardo l'indirizzo a Falbalà .. )

essendo io al secondo Palahniuk (dopo il prevedibile* Fight Club) posso scrivere una candida banalità: semplicemente geniale
ed essendo io patologicamente troppo riservata è con morboso piacere che ogni tanto torno a farmi inquietare dall'idea di una recinzione dove la nostra intimità "più sporca" viene messa in mostra per poi essere raccolta da qualcuno che la sa leggere con tanta olfattiva facilità.

*nel senso: lettura obbligata

Journal Entry 4 by FalbalaClaudia from Robecco sul Naviglio, Lombardia Italy on Thursday, July 2, 2009
Il libro è qui con me! Va in coda ad un altro ring ma poi parto subito a leggere... l'ho sfogliato e sono curiosissima!

Journal Entry 5 by FalbalaClaudia from Robecco sul Naviglio, Lombardia Italy on Friday, July 24, 2009
La folle, paranoica, visionaria mente di Palahniuk ha partorito un'altra folle, paranoica, visionaria storia. Io adoro quest'uomo perchè all'inizio dei suoi romanzi non si capisce mai niente e poi, come per magia, la mia mente si abitua e mette insieme i pezzi, riesce a ragionare, a vedere come lui vede, a sentire il suo mondo impossible come lui lo sente. Bellissimo lo stile della biografia orale, assemblata magistralmente...cosa fa quest'uomo alle parole per piegarle al suo volere così?
Mi è piaciuto meno nell'ultima parte (quella sui viaggio temporali), mi sembra perda un po' di freschezza. Comunque bellissimo nella sua morbosità e surrealtà, come solo Palahniuk riesce a fare.
"...e se la realtà non fosse altro che una malattia?"

Chabbba mi chiede di aspettare il 2 agosto prima di spedirgli il libro...farò così!

Journal Entry 6 by FalbalaClaudia from Robecco sul Naviglio, Lombardia Italy on Tuesday, August 4, 2009
Il libro è partito oggi!

Journal Entry 7 by Chabbba from Taranto, Puglia Italy on Thursday, August 6, 2009
Arrivato stamattina. Va in una corta coda...

Journal Entry 8 by Chabbba from Taranto, Puglia Italy on Wednesday, October 28, 2009
Purtroppo a differenza degli altri corsari a me questo
stile di scrittura ha infastidito non poco perciò questo
mio secondo Palahniuk (dopo 'soffocare') non ha fatto breccia.

In partenza per MartinaViola...

Journal Entry 9 by chell79 from Padova, Veneto Italy on Saturday, November 21, 2009
arivato oggi!

Journal Entry 10 by MartinaViola from Latina, Lazio Italy on Friday, January 8, 2010
appena arrivato, va in coda a qualche altro ring! :)

EDIT 5.8.2010
aggiungo il mio commento...

Che Rabbia!
Palahniuk è uno dei miei amori adolescenziali: ero al liceo quando ho letto "Fight Club". Straordinario, cinico e brutale. Poi ho letto "Survivor" e "Invisible monsters" ed entrambi hanno soddisfatto le mie aspettative.
Adoravo quel suo modo di criticare la società americana, quel punto di vista che rendeva grottesche le cose di ogni giorno e ordinarie le situazioni più inverosimili. Mi piacevano quei protagonisti che non ne potevano più di starsene rinchiusi in un recinto tranquillo e che, un bel giorno, chi per un motivo chi per un altro, cominciavano a vivere al di fuori della cornice del sogno americano, conducendo un'esistenza che, per quanto assurda, era completamente loro, perché erano stati loro che l'avevano creata.
Questo succede anche in "Soffocare" che, quando lo lessi, apprezzai molto e in "Ninna nanna" che, però, sfoggia un vestito nuovo, finora inedito nell'opera del caro Chuck: un bel capo di urban fantasy, utile a dare una ventata di freschezza o ad attirare qualche lettore ancora restio a confrontarsi con frattaglie di ogni genere che vengono estratte da cavità di ogni genere, e cose così.
"Diary" l'ho saltato, ma ce l'ho già, nascosto dietro pile di altri libri. "Cavie", invece, mi fece schifo al punto che rischiai di vomitarci sopra almeno un paio di volte e forse, proprio per questo motivo, ne apprezzai l'insolita struttura e il (dis)gusto particolarmente ricercato.
In poche parole continuava ad essere il Palahniuk che avevo sempre apprezzato: sfacciatamente realistico e al tempo stesso visionario, come se vedesse quello che vediamo anche noi attraverso una lente speciale, un punto d'osservazione privilegiato che rivela i mostri rinchiusi in ognuno di noi.

Pochi giorni fa, comincio a leggere "Rabbia". Era da tempo che non leggevo un romanzo di Palahniuk ed ero impaziente di sapere cos'altro era riuscito ad inventarsi e sono rimasta molto sorpresa nello scoprire che la descrizione minuziosa di un paesaggio fatto di preservativi e assorbenti usati, cullati dal vento della sera, non ha sortito alcun effetto sulla sottoscritta. Yawn... Ne ho lette di peggiori, io!
Devo ammettere che, di primo acchito, la struttura narrativa, fatta di stralci di testimonianze, è molto intrigante: il racconto risulta dinamico e accattivante e si prova il bisogno di continuare a leggere per mettere insieme i pezzi svelati da ogni personaggio. Astuto e funzionale. Proprio come le prime tre pagine in cui il padre di Buster ci rivela cose pazzesche, tipo come ha fatto a pagare soltanto cinquanta dollari per prendere quel volo, servendoci un piatto fumante di interesse tutto da gustare. Insomma si comincia davvero bene: sono stupita, anche se i miliardi di caccole appiccicati sul muro non mi fanno neanche inarcare le sopracciglia.
Come volevasi dimostrare, anche questa volta la trama segue esattamente il solito iter: Buster se ne va e si trova una nuova vita. Ovviamente le cose strampalate non mancano: c'è il party crashing e quella storia dell'incanalatore di picchi e poi ci sono quelle strane monete d'oro (la storia della fatina dei denti è favolosa) e quell'inquietante sequenza di stupri e morti improvvise alle feste di famiglia. E poi ci sono i viaggi nel tempo che mettono l'ottava ciliegina su una torta che ormai non vuole più nessuno.
Hai superato il limite, Chuck: c'è troppa carne al fuoco e la storia si trasforma da grottesca ad inverosimile. Come se il mago continuasse a tirar fuori conigli da quel suo cilindro magico.
Inaspettatamente, lo stupore lascia il posto alla noia, comincio ad essere impaziente di arrivare alla fine, cosa che non mi era mai successa con le storie di Palahniuk.
Forse sono talmente assuefatta al solito giochetto che non mi fa più nessun effetto.
Peccato.

Journal Entry 11 by devonpennyblack at Bordighera, Liguria Italy on Tuesday, July 13, 2010
Arrivato.

Journal Entry 12 by devonpennyblack at Bordighera, Liguria Italy on Thursday, August 5, 2010
Anche Rabbia è all’altezza della fama di Chuck Palahniuk.
Il personaggio principale, Rant, non compare mai direttamente nella storia, in quanto è già deceduto e noi lo conosciamo attraverso i racconti e le testimonianze spezzettate di amici, di nemici o di persone che lo hanno conosciuto. Le varie voci narranti raccontano i loro ricordi, spesso contrastanti e sta al lettore creare il personaggio Rant e comprendere il mondo che ne costituisce il contorno.

Journal Entry 13 by gothicrise at Livorno, Toscana Italy on Saturday, August 7, 2010
arrivato!

Journal Entry 14 by gothicrise at Livorno, Toscana Italy on Saturday, November 13, 2010
Devo dire che avendo letto solo Fight Club ho avuto un pò di difficoltà ad entrare nell'ottica di Palahniuk, cosa che è avvenuta quasi alla fine del libro anche se diverse parti secondo me si potevano omettere, l'dea si scrivere un romanzo basato su testimonianze non è male. Sono pronta a leggere altri libri di quest'autore che alla fine mi ha incuriosita!


Spedito a Franciek

Journal Entry 15 by Franciek at Firenze, Toscana Italy on Thursday, November 18, 2010
arrivato!!

Journal Entry 16 by Franciek at Firenze, Toscana Italy on Thursday, January 20, 2011
Chuck è un pazzo, l'ho sempre sostenuto! Ma qui supera se stesso! E gli do' 10 per questo! solo una mente malata può tirare fuori una storia del genere: sarei curiosa di vederne un ipotetico film ma so già che sarei delusa, perchè è impossibile tradurre in immagini la vicenda di Rant! Bellissimo!
Ho rimandato a Casa il libro circa due giorni fa e ringrazio cloe89 per avermi permsso un tale incontro! :-)

Journal Entry 17 by cloe89 at Turi, Puglia Italy on Wednesday, January 26, 2011
il libro è tornato a casa dopo un anno e mezzo di viaggio intorno al mondo :)

grazie a tutti per aver partecipato, ci tenevo tanto a condividere questo palahniuk, che per me, come (quasi) sempre, è il massimo. :D

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