Alpinisti ciabattoni
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Questo libro fa parte dell'iniziativa Qui comincia la lettura del Festival della Letteratura di Mantova, in collaborazione con bookcrossing-italy; per ulteriori informazioni clicca qui.
Recensione tratta dal sito:
“Che deserto è il mondo fuori dal nostro guscio! Che significa viaggiare?... ramingare come naufraghi fra gente straniera, isolati come cani dispersi, sbalestrati all’infinito, e non trovar requie in nessun luogo."
Chi avrebbe mai detto che quella vacanza rimandata “da una stagione all’altra, per una ventina d’anni” si sarebbe trasformata in un ginepraio di disavventure per i poveri coniugi Gibella? Lasciata la botteguccia di Sannazzaro Lomellina per il lago d’Orta, il sor Gaudenzio e sua moglie Martina ne passano davvero di tutti i colori. E non bastano il mal di piedi e il dente dolorante di Martina, o la disgraziata gita “alla ricerca del latte”. A turbare la quiete dei due commercianti, ci si mettono anche gli altri villeggianti, conosciuti loro malgrado: l’impiegato Noretti, il professore Amadeo, l’elegante Rulloni, i Segezzi e la loro amatissima figlia Zina, quel “Robinson svizzero” del professor Augustini e suo figlio Carlino… “Mi andaris a casa, subit ades!” sbotta Martina, dopo neanche cinque pagine dall’inizio del romanzo…
Piccolo gioiello della nostra letteratura di fine Ottocento, Alpinisti ciabattoni è uno dei rari esempi italiani di romanzo umoristico.
La recensione sul forum italiano di bookcrossing-italy.
Recensione tratta dal sito:
“Che deserto è il mondo fuori dal nostro guscio! Che significa viaggiare?... ramingare come naufraghi fra gente straniera, isolati come cani dispersi, sbalestrati all’infinito, e non trovar requie in nessun luogo."
Chi avrebbe mai detto che quella vacanza rimandata “da una stagione all’altra, per una ventina d’anni” si sarebbe trasformata in un ginepraio di disavventure per i poveri coniugi Gibella? Lasciata la botteguccia di Sannazzaro Lomellina per il lago d’Orta, il sor Gaudenzio e sua moglie Martina ne passano davvero di tutti i colori. E non bastano il mal di piedi e il dente dolorante di Martina, o la disgraziata gita “alla ricerca del latte”. A turbare la quiete dei due commercianti, ci si mettono anche gli altri villeggianti, conosciuti loro malgrado: l’impiegato Noretti, il professore Amadeo, l’elegante Rulloni, i Segezzi e la loro amatissima figlia Zina, quel “Robinson svizzero” del professor Augustini e suo figlio Carlino… “Mi andaris a casa, subit ades!” sbotta Martina, dopo neanche cinque pagine dall’inizio del romanzo…
Piccolo gioiello della nostra letteratura di fine Ottocento, Alpinisti ciabattoni è uno dei rari esempi italiani di romanzo umoristico.
La recensione sul forum italiano di bookcrossing-italy.
Nel far da postino nella tratta milano-genova mi sono dilettata nella lettura di questo libercolo.
Giojosa lettura amena per passare le terribili noiose ore di treno.
Giojosa lettura amena per passare le terribili noiose ore di treno.
Che bello, eccolo qui!
Journal Entry 4 by campalla at Area Porto Antico in Genova, Liguria Italy on Thursday, September 13, 2012
Released 11 yrs ago (9/11/2012 UTC) at Area Porto Antico in Genova, Liguria Italy
WILD RELEASE NOTES:
Liberato su panche e panchine della Festa Democratica