Libera nos a malo
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E’ difficile definire questo libro: un romanzo? un saggio? un’autobiografia? E’ un po’ tutte queste cose perché Meneghello descrive la vita nella sua cittadina natale “Malo”, i suoi abitanti, il modo di vivere di un’epoca ormai lontana, le abitudini, la moralità e il rapporto con la religione. Nel libro non c’è un vero e proprio filo conduttore, ma sembra una fuoriuscita di ricordi e pensieri più o meno organizzati: i primi capitoli sono dedicati alla sua infanzia (e secondo me sono i più riusciti), poi altri dedicati a temi precisi come le compagnie e la religione, e poi di nuovo i ricordi della guerra e del dopoguerra.
Uno dei protagonisti principali del libro è il dialetto: la lingua degli abitanti di Malo (mentre l’italiano è la lingua scritta) descrive al meglio un’epoca e i suoi abitanti. All’inizio mi perdevo in queste parti in dialetto (essendo piemontese non ci capisco quasi niente), poi ho capito che non è un libro da leggere in questo modo: secondo me sono da gustare questi aneddoti, questi ricordi e questi personaggi che affiorano dalla memoria di Meneghello senza preoccuparsi di aver saltato righe o paragrafi perché scritti in dialetto.
Un bel romanzo da cui Marco Paolini ha tratto un’opera teatrale veramente riuscita.
Uno dei protagonisti principali del libro è il dialetto: la lingua degli abitanti di Malo (mentre l’italiano è la lingua scritta) descrive al meglio un’epoca e i suoi abitanti. All’inizio mi perdevo in queste parti in dialetto (essendo piemontese non ci capisco quasi niente), poi ho capito che non è un libro da leggere in questo modo: secondo me sono da gustare questi aneddoti, questi ricordi e questi personaggi che affiorano dalla memoria di Meneghello senza preoccuparsi di aver saltato righe o paragrafi perché scritti in dialetto.
Un bel romanzo da cui Marco Paolini ha tratto un’opera teatrale veramente riuscita.
Journal Entry 2 by ciucchino at RABCK in RABCK, A RABCK -- Controlled Releases on Wednesday, January 16, 2008
Released 16 yrs ago (1/17/2008 UTC) at RABCK in RABCK, A RABCK -- Controlled Releases
WILD RELEASE NOTES:
RELEASE NOTES:
alla vincitrice!
alla vincitrice!
Arrivato! Grazie mille!
Sono d'accordo con ciucchino, la prima parte del libro, coi ricordi dell'infanzia, è decisamente quella che ho preferito, forse perchè pervasa dalla freschezza e dall'ingenuità tipica dei fanciulli.
Per il resto, questo libro/saggio autobiografico è davvero una raccolta di ricordi a ruota libera, con una buona dose di ironia di insieme. E di affetto.
Ci sono parti più o meno riuscite, ma nel complesso è davvero una lettura originale.
Pur essendo di un'altra generazione e con i dovuti distinguo, devo confessare che alcuni particolari della vita di paese mi hanno davvero fatto sorridere, riportando a galla ricordi simili della mia infanzia.
Per il resto, questo libro/saggio autobiografico è davvero una raccolta di ricordi a ruota libera, con una buona dose di ironia di insieme. E di affetto.
Ci sono parti più o meno riuscite, ma nel complesso è davvero una lettura originale.
Pur essendo di un'altra generazione e con i dovuti distinguo, devo confessare che alcuni particolari della vita di paese mi hanno davvero fatto sorridere, riportando a galla ricordi simili della mia infanzia.
ho ricevuto oggi il ring, inizio a leggerlo subito :)
grazie Milonga :)
grazie Milonga :)
un libro particolare, dove non c'è una vera trama, ma un insieme di ricordi dell'autore e della sua vita trascorsa nel paese di Malo, nel vicentino ( dove nacque nel 1922 ).
Oltre al ricordo di cose accadute, personaggi e modi di una vita talmente diversa dalla nostra cittadina a meno di cent'anni di distanza, nella narrazione sono particolari i continui riferimenti che l'autore fa al dialetto di Malo, pur senza usarlo direttamente, in quanto come dice lui stesso nelle note, sarebbe impossibile scrivere con una lingua che è essenzialmente parlata come lo è il dialetto, che è la lingua che si imparava dalla mamma, dall'ambiente, che si usava nei giochi tra bambini.
penso che io stessa non so parlare il mio dialetto pur comprendendolo. mia mamma e le sue sorelle si rivolgevano a mia nonna sempre in dialetto, mi piaceva molto sentirle parlare, proprio perchè era quello il modo con cui lei la nonna , aveva parlato alle sue bambine ( l'italiano lo insegnava a scuola la maestra). una cosa che mi ha colpita è che dopo la morte della nonna io non ho più sentito il loro dialetto ( dico loro perchè non parlavano il dialetto della mia città che invece sentivo dalla nonna paterna). mia mamma e le sue sorelle hanno smesso di parlarlo anche tra loro.
Oltre al ricordo di cose accadute, personaggi e modi di una vita talmente diversa dalla nostra cittadina a meno di cent'anni di distanza, nella narrazione sono particolari i continui riferimenti che l'autore fa al dialetto di Malo, pur senza usarlo direttamente, in quanto come dice lui stesso nelle note, sarebbe impossibile scrivere con una lingua che è essenzialmente parlata come lo è il dialetto, che è la lingua che si imparava dalla mamma, dall'ambiente, che si usava nei giochi tra bambini.
penso che io stessa non so parlare il mio dialetto pur comprendendolo. mia mamma e le sue sorelle si rivolgevano a mia nonna sempre in dialetto, mi piaceva molto sentirle parlare, proprio perchè era quello il modo con cui lei la nonna , aveva parlato alle sue bambine ( l'italiano lo insegnava a scuola la maestra). una cosa che mi ha colpita è che dopo la morte della nonna io non ho più sentito il loro dialetto ( dico loro perchè non parlavano il dialetto della mia città che invece sentivo dalla nonna paterna). mia mamma e le sue sorelle hanno smesso di parlarlo anche tra loro.
La vera protagonista di questo libro sembra essere la lingua, così fluida e ricca da poter incorporare italiano, dialetti, inglese... trovando la parola giusta per ogni situazione. Quest'aspetto linguistico mi ha spiazzato (faccio fatica a capire il romagnolo, figuriamoci gli altri dialetti!) ma anche molto affascinato.
Gli episodi raccontati sono talvolta esilaranti, in particolare il capitolo sui peccati, le virtù etc etc... e c'è un effetto straniante nel riconoscere familiari certi elementi mentre altri sembrano molto più lontani del secolo scorso.
Grazie e scusate il ritardo...
Gli episodi raccontati sono talvolta esilaranti, in particolare il capitolo sui peccati, le virtù etc etc... e c'è un effetto straniante nel riconoscere familiari certi elementi mentre altri sembrano molto più lontani del secolo scorso.
Grazie e scusate il ritardo...
Journal Entry 9 by tilly77 at -- via posta o passaggio a mano --, Emilia Romagna Italy on Thursday, October 30, 2008
Released 15 yrs ago (10/30/2008 UTC) at -- via posta o passaggio a mano --, Emilia Romagna Italy
CONTROLLED RELEASE NOTES:
CONTROLLED RELEASE NOTES:
spedito a mariantonietta
spedito a mariantonietta
Ho ricevuto stamattina quest'opera di Meneghello che avevo preso ad apprezzare in seguito ad una intervista televisiva.
Lo leggo e mi rifaccio viva. Intanto grazie a chi me lo ha mi ha inserito nell'elenco e a chi me lo ha spedito!
Lo leggo e mi rifaccio viva. Intanto grazie a chi me lo ha mi ha inserito nell'elenco e a chi me lo ha spedito!
Ho dato 8 come punteggio sebbene non ne abbia ultimata la lettura: il libro di Meneghello è ben scritto e persino divertente.
Mi sono arresa perchè la narrazione è infarcita di idioletti ( lui è ancorato molto nel suo territorio, sebbene il linguaggio sia impastato anche di inglese persino nelle reminiscenze di infanzia come se l'autore volesse dirci qualcosa). Idioletti mi hanno resa faticosa,a volte impossibile,la comprensione. Forse un problema analogo lo incontra la lettura di Camilleri. A breve lo mando al prossimo corsaro
Grazie
Mi sono arresa perchè la narrazione è infarcita di idioletti ( lui è ancorato molto nel suo territorio, sebbene il linguaggio sia impastato anche di inglese persino nelle reminiscenze di infanzia come se l'autore volesse dirci qualcosa). Idioletti mi hanno resa faticosa,a volte impossibile,la comprensione. Forse un problema analogo lo incontra la lettura di Camilleri. A breve lo mando al prossimo corsaro
Grazie
Sicuramente il libro è interessante per le riflessioni linguistiche, ma senza trama per me è impossibile da leggere! Grazie, comunque, perchè non lo conoscevo.
Non mi è piaciuto molto; l'ho trovato "difficile" da seguire.
Spedito da qualche giorno per tornare a casa.