@ I fisici
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Scritta nel 1962 e ambientata nel salotto di una sofisticata clinica elvetica per malattie mentali, questa commedia in due atti viene condotta con le armi della farsa e di un grottesco tinto di cabarettismo. Durrenmatt vi affronta, attraverso un continuo capovolgimento dell'azione scenica, rivelazioni e sempre nuovi personaggi, il tema epocale della responsabilità dello scienziato di fronte al genere umano. Formalmente "giallo poliziesco" con tanto di cadaveri e poliziotti - solidi poliziotti svizzeri che puzzano di vino e tabacco - sul palcoscenico, la pièce è di fatto una sapiente metafora della nostra condizione nell'èra nucleare.
Muovendo infatti dalla considerazione che "un dramma che tratti di fisici deve essere paradossale", Durrenmatt avverte che se "il contenuto della fisica riguarda solo i fisici, i suoi effetti riguardano tutti", ma "ciò che riguarda tutti può essere può essere risolto solo da tutti". In questa pièce dagli incalzanti sovvertimenti "siamo sempre ad un passo da Hitchcock", notava Ladislao Mittner, siamo cioè nell'inquietante condizione di chi non sa sino alla fine da che parte stia la verità.
Muovendo infatti dalla considerazione che "un dramma che tratti di fisici deve essere paradossale", Durrenmatt avverte che se "il contenuto della fisica riguarda solo i fisici, i suoi effetti riguardano tutti", ma "ciò che riguarda tutti può essere può essere risolto solo da tutti". In questa pièce dagli incalzanti sovvertimenti "siamo sempre ad un passo da Hitchcock", notava Ladislao Mittner, siamo cioè nell'inquietante condizione di chi non sa sino alla fine da che parte stia la verità.
Bookray appena partito.
Partecipanti:
- snoopy78 (Monza, Lombardia)
- Towandaaa (Peccioli, Toscana)
- amboise97 (Stella, Liguria)
- celesteathena (Sarnico, Lombardia)
- il-picchio (Verona, Veneto)
- Hsaretta (Este, Veneto)
- GaliAnna (Ceranova, Lombardia)
- maquantocimette (Roma, Lazio)
- moeren (Genova, Liguria)
- anatolla (Roma, Lazio)
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- Towandaaa (Peccioli, Toscana)
- amboise97 (Stella, Liguria)
- celesteathena (Sarnico, Lombardia)
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- GaliAnna (Ceranova, Lombardia)
- maquantocimette (Roma, Lazio)
- moeren (Genova, Liguria)
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Arrivato oggi
va in coda ad altri ring.
l'ho spedito qualche giorno fa a towandaa e ho dimenticato di fare la j.e
rimedio ora
devo ammettere che nonostante sia un libro molto breve ho fatto fatica a leggerlo a causa dei troppi personaggi e dell'impostazione teatrale del libro.
comunque ringrazio per averne fatto un ring e per avermi dato l'occasione di leggerlo
va in coda ad altri ring.
l'ho spedito qualche giorno fa a towandaa e ho dimenticato di fare la j.e
rimedio ora
devo ammettere che nonostante sia un libro molto breve ho fatto fatica a leggerlo a causa dei troppi personaggi e dell'impostazione teatrale del libro.
comunque ringrazio per averne fatto un ring e per avermi dato l'occasione di leggerlo
Un tema sempre di stretta attualità sottende a questa opera teatrale paradossale, grottesca, a tratti comica, ma comunque venata di un forte pessimismo: il rischio che ogni nuova scoperta o teoria scientifica possa essere snaturata, piegata ad interessi politici e/o economici, fino a diventare deleteria.
I tre protagonisti di questa pièce sembrano trovare una via di fuga da questo circolo vizioso: drammatica, estrema, alienante ma, comunque sia, forse l'unica possibile ("Solo nel manicomio siamo ancora liberi. Solo nel manicomio ci è ancora permesso di pensare. In libertà i nostri pensieri sono dinamite"). Una via di fuga dettata sia dal desiderio di non vedere frantumate nel mondo della vita reale le proprie convinzioni, di non trovarsi a doverle riconoscere solo come illusioni; ma anche, più egoisticamente, dalla volontà di sfuggire alle proprie responsabilità penali, destinate ad infrangersi contro lo scudo della pazzia.
Fino a qui le analogie sono tali e tante che mi viene spontaneo pensare all'"Enrico IV" di Luigi Pirandello, altra commedia (e ben più nota) della pazzia non come malattia ma come scelta.
Ma credo di poter individuare in entrambe queste opere teatrali una ulteriore analogia, forse meno evidente. In entrambi i casi il lettore/spettatore viene condotto dagli autori a guardare con indulgenza alla scelta di pazzia dei protagonisti, a non classificarla esclusivamente come mero atto di opportunismo egoista, suggerendo un'altra possibile interpretazione. In una dimensione individuale, nel caso di Enrico IV, come rifugio rispetto alla consapevolezza del male di vivere ("Sono guarito, signori: perchè so perfettamente di fare il pazzo, qua; e lo faccio quieto ! Il guaio è per voi che la vivete agitatamente, senza saperla e senza vederla, la vostra pazzia"). In una dimensione universale, nel caso dei fisici, come atto di sacrificio personale sull'altare del benessere mondiale: come si evince esplicitamente da una delle note-monito finali (n° 16 "Il contenuto della fisica riguarda solo i fisici, i suoi effetti riguardano tutti") e dalle tre battute brevissime, taglienti e con valore di altrettanti epigrammi, che si leggono a pagina 72 ("Pazzi, eppure saggi" - "Prigionieri, eppure liberi" - "Fisici, eppure innocenti").
I tre protagonisti di questa pièce sembrano trovare una via di fuga da questo circolo vizioso: drammatica, estrema, alienante ma, comunque sia, forse l'unica possibile ("Solo nel manicomio siamo ancora liberi. Solo nel manicomio ci è ancora permesso di pensare. In libertà i nostri pensieri sono dinamite"). Una via di fuga dettata sia dal desiderio di non vedere frantumate nel mondo della vita reale le proprie convinzioni, di non trovarsi a doverle riconoscere solo come illusioni; ma anche, più egoisticamente, dalla volontà di sfuggire alle proprie responsabilità penali, destinate ad infrangersi contro lo scudo della pazzia.
Fino a qui le analogie sono tali e tante che mi viene spontaneo pensare all'"Enrico IV" di Luigi Pirandello, altra commedia (e ben più nota) della pazzia non come malattia ma come scelta.
Ma credo di poter individuare in entrambe queste opere teatrali una ulteriore analogia, forse meno evidente. In entrambi i casi il lettore/spettatore viene condotto dagli autori a guardare con indulgenza alla scelta di pazzia dei protagonisti, a non classificarla esclusivamente come mero atto di opportunismo egoista, suggerendo un'altra possibile interpretazione. In una dimensione individuale, nel caso di Enrico IV, come rifugio rispetto alla consapevolezza del male di vivere ("Sono guarito, signori: perchè so perfettamente di fare il pazzo, qua; e lo faccio quieto ! Il guaio è per voi che la vivete agitatamente, senza saperla e senza vederla, la vostra pazzia"). In una dimensione universale, nel caso dei fisici, come atto di sacrificio personale sull'altare del benessere mondiale: come si evince esplicitamente da una delle note-monito finali (n° 16 "Il contenuto della fisica riguarda solo i fisici, i suoi effetti riguardano tutti") e dalle tre battute brevissime, taglienti e con valore di altrettanti epigrammi, che si leggono a pagina 72 ("Pazzi, eppure saggi" - "Prigionieri, eppure liberi" - "Fisici, eppure innocenti").
Non sono brava a fare recensioni, purtroppo, ma devo dire che questo libricino mi è piaciuto veramente molto!!
Leggere un pezzo teatrale è stato per me facile e scorrevole, non me lo sarei aspettato.
I temi trattati fanno pensare: la libertà che i protagonisti trovano solo rinchiusi nel manicomio e la paura che le nuove scoperte della scienza, invece di portare al miglioramento della situazione dell'uomo, rischino di diventare strumenti per la sua distruzione.
Grazie 1000, masia, senza di te, non avrei conosciuto questo libro.
Leggere un pezzo teatrale è stato per me facile e scorrevole, non me lo sarei aspettato.
I temi trattati fanno pensare: la libertà che i protagonisti trovano solo rinchiusi nel manicomio e la paura che le nuove scoperte della scienza, invece di portare al miglioramento della situazione dell'uomo, rischino di diventare strumenti per la sua distruzione.
Grazie 1000, masia, senza di te, non avrei conosciuto questo libro.
Arrivato oggi.
Veramente un bel libretto, divertente, assurdo mi ha un po' ricordato il teatro dell'assurdo che studiavo al liceo....e chi di noi non è un po' pazzerello....?
Grazie ringmaster x la gradevole lettura.
Partito oggi verso il picchio a Verona!
Grazie ringmaster x la gradevole lettura.
Partito oggi verso il picchio a Verona!
ehm... scusate, ero certa, sicura, convinta di aver fatto la j.e. di entrata e invece vi ho lasciato in ansia fino ad oggi! chiedo perdono!
bellissimo testo, divertente ed angosciante per la sua modernità, con alcune frasi davvero illuminanti. Tra le altre vorrei citarne due.
Einstein: "Ma non possiamo eliminare il problema della responsabilità. Dopo tutto noi forniamo all'umanità degli straordinari strumenti di potenza. ciò ci dà il diritto di porre delle condizioni"
Einstein: "Ci sono dei rischi che bisogna correre, dopo tutto"
Möbius: "Ci sono dei rischi che non bisogna correre, mai"
Il tema della pazzia come tutela e non come fuga dalle responsabilità è affrontato in modo splendido ed il problema della scienza e dell'etica è ancora così attuale che colpisce. Ottimo testo, grazie Masia!
bellissimo testo, divertente ed angosciante per la sua modernità, con alcune frasi davvero illuminanti. Tra le altre vorrei citarne due.
Einstein: "Ma non possiamo eliminare il problema della responsabilità. Dopo tutto noi forniamo all'umanità degli straordinari strumenti di potenza. ciò ci dà il diritto di porre delle condizioni"
Einstein: "Ci sono dei rischi che bisogna correre, dopo tutto"
Möbius: "Ci sono dei rischi che non bisogna correre, mai"
Il tema della pazzia come tutela e non come fuga dalle responsabilità è affrontato in modo splendido ed il problema della scienza e dell'etica è ancora così attuale che colpisce. Ottimo testo, grazie Masia!
Trovato al rientro dalle pseudo-ferie!
Me lo sto centellinando visto che è piccino, Mi riservo un parere appena lo termino. Besos!
Me lo sto centellinando visto che è piccino, Mi riservo un parere appena lo termino. Besos!
Arrivato da qualche giorno, va un po' in coda, ma essendo piccolino mi sa che passerà avanti ;)
Riparte oggi.
In effetti si legge davvero in fretta, un po' per la dimensione, un po' per il modo scorrevole e avvincente in cui è organizzata la trama.
Non mi è facile in questo momento scrivere di questo libro, mi rifaccio un po' a quello che ha detto Towandaa.
E' una storia che fa riflettere e che va molto oltre ciò che sembrerebbe inizialmente, quindi merita sicuramente un approfondimento e un'attenzione in più.
IL tema più scottante è sicuramente quello della "responsabilità", ma anche quello del "sacrificio" (delle infermiere...). Quanto, dove e come possiamo arrivare per difendere i nostri principi, la nostra libertà o l'umanità intera?
Il valore dell'umanità e la somma del valore delle singole esistenze e quindi vale di +?
Tanti gli interrogativi rimasti aperti dopo la lettura di questo libriccino tanto esiguo e tanto denso.
Grazie Masia per il ring, riparte stamattina.
In effetti si legge davvero in fretta, un po' per la dimensione, un po' per il modo scorrevole e avvincente in cui è organizzata la trama.
Non mi è facile in questo momento scrivere di questo libro, mi rifaccio un po' a quello che ha detto Towandaa.
E' una storia che fa riflettere e che va molto oltre ciò che sembrerebbe inizialmente, quindi merita sicuramente un approfondimento e un'attenzione in più.
IL tema più scottante è sicuramente quello della "responsabilità", ma anche quello del "sacrificio" (delle infermiere...). Quanto, dove e come possiamo arrivare per difendere i nostri principi, la nostra libertà o l'umanità intera?
Il valore dell'umanità e la somma del valore delle singole esistenze e quindi vale di +?
Tanti gli interrogativi rimasti aperti dopo la lettura di questo libriccino tanto esiguo e tanto denso.
Grazie Masia per il ring, riparte stamattina.
Libro è arrivato a roma! va in coda a un altro ring ma non dovrei metterci troppo...anche perché avendo sbirciato i vostri commenti ho proprio voglia di leggerlo :)
"Ogni tentativo del singolo di risolvere per conto suo ciò che riguarda tutti è destinato a fallire"
La tematica di questa opera teatrale è molto attuale:
Se "Il contenuto della fisica riguarda solo i fisici, ma i suoi effetti riguardano tutti", allora da che parte devono mettersi i fisici e gli scienziati in genere? Devono essere pionieri della scienza e lasciare che sia poi l'umanità a scegliere se seguire o meno il sentiero da loro tracciato? O forse c'è una terza via possibile per lo scienziato che non voglia scendere a patti con la morale e cioè quella di rimanere volutamente misconosciuto?
io continuo a interrogarmi e a cercare di capirci qualcosa
con un po' di ritardo confermo che il libro ha ripreso il suo viaggio
La tematica di questa opera teatrale è molto attuale:
Se "Il contenuto della fisica riguarda solo i fisici, ma i suoi effetti riguardano tutti", allora da che parte devono mettersi i fisici e gli scienziati in genere? Devono essere pionieri della scienza e lasciare che sia poi l'umanità a scegliere se seguire o meno il sentiero da loro tracciato? O forse c'è una terza via possibile per lo scienziato che non voglia scendere a patti con la morale e cioè quella di rimanere volutamente misconosciuto?
io continuo a interrogarmi e a cercare di capirci qualcosa
con un po' di ritardo confermo che il libro ha ripreso il suo viaggio
Libro fagocitato dal gorgo postale durante la spedizione tra Roma e Genova. Burp.
Speriamo che prima o poi risalti fuori, ma per il momento risulta disperso.
Speriamo che prima o poi risalti fuori, ma per il momento risulta disperso.
scusate ero io quello di sopra!!
Il libro è da me!
Il libro riparte oggi!
Journal Entry 21 by anatolla-bis from Casablanca, Grand Casablanca Morocco on Saturday, January 3, 2009
IL LIBRO E' CON ME DAL 24 DICEMBRE
parte domani per CB
grazie e MILLE AUGURI!!
parte domani per CB
grazie e MILLE AUGURI!!
Journal Entry 22 by anatolla-bis at Libreria Finisterre in Genova, Liguria Italy on Saturday, May 30, 2009
Released 14 yrs ago (6/8/2009 UTC) at Libreria Finisterre in Genova, Liguria Italy
WILD RELEASE NOTES:
WILD RELEASE NOTES:
Libreria Finisterre
Piazza dei Truogoli di Santa Brigida, 16126 Genova GE
percorso
edit 19.7.2009 - purtroppo non ho potuto lasciare il libro a genova poiche' il treno portava ritardo e tutte le mie mappe e i miei percorsi per trovare il luogo piu' indicato etc etc sono stati vani. il libro l'ho lasciato in uno dei due vagoni del trenino che porta da Bayonne a SJPDP, e mi piace pensare che sia stato li tutto il tempo o forse nello zaino del pellegrino che ieri ha fatto la JE o forse ...
pour le "anonimous finder": j'espere que meme si le livre est en italien et tu n'a pas pu le lire, un jour on pourra te retrouver parmi les bookcrosser, un sport fascinant, et savoir si le livre est venu avec toi a Santiago ou jusq'a ou, ou bien si a ete donne a quelque italien de passage, nous attendons encore des "traces". utreya!! pour le livre aussi...
Libreria Finisterre
Piazza dei Truogoli di Santa Brigida, 16126 Genova GE
percorso
edit 19.7.2009 - purtroppo non ho potuto lasciare il libro a genova poiche' il treno portava ritardo e tutte le mie mappe e i miei percorsi per trovare il luogo piu' indicato etc etc sono stati vani. il libro l'ho lasciato in uno dei due vagoni del trenino che porta da Bayonne a SJPDP, e mi piace pensare che sia stato li tutto il tempo o forse nello zaino del pellegrino che ieri ha fatto la JE o forse ...
pour le "anonimous finder": j'espere que meme si le livre est en italien et tu n'a pas pu le lire, un jour on pourra te retrouver parmi les bookcrosser, un sport fascinant, et savoir si le livre est venu avec toi a Santiago ou jusq'a ou, ou bien si a ete donne a quelque italien de passage, nous attendons encore des "traces". utreya!! pour le livre aussi...
pas pu le lire
CAUGHT IN SAINT JEAN PIED DE PORT EUSKADI FRANCE
CAUGHT IN SAINT JEAN PIED DE PORT EUSKADI FRANCE