Facciamo un gioco
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Questo libro sostituisce il ring perduto (anzi rapito dagli alieni) che potete trovare qui.
Mi abbono alle j.e.!!
Il ring riparte, ecco la lista dei partecipanti:
-Banshee
-spacetave
-Dolce
-farewell17776
-dorilys
-Angel Santiago
-mickymicky
-mavi81
Il ring riparte, ecco la lista dei partecipanti:
-Banshee
-spacetave
-Dolce
-farewell17776
-dorilys
-Angel Santiago
-mickymicky
-mavi81
Un altro ring arrivato da Milano via "corriere espresso"!
conoscevo Carrère per la biografia di P.K.Dick e "La settimana bianca". Di questo libretto sapevo solo che aveva creato un piccolo scandalo in Francia. La quarta di copertina mi ha incuriosito:
"
Voglio farti una proposta. A partire da questo momento, tu farai tutto quello che ti dico. Letteralmente. Passo passo. Se ti dico: smetti di leggere alla fine di questa frase e non ricominciare prima di dieci minuti, tu smetti di leggere alla fine di questa frase e non ricominci prima di dieci minuti.
Era un esempio, non vale. Ma in linea generale sei d'accordo? Ti fidi di me?
Va bene, adesso te lo dico davvero: alla fine di questa frase smetti di leggere e dedica dieci minuti, orologio alla mano, a chiederti dove voglio andare a parare.
"
e lo scrittore dove vuole andare a parare? un indizio lo dà il titolo originale, "L'Usage du Monde", gioco di parole che ricalca il titolo del saggio di Nicolas Bouvier e richiama il famoso quadro di Gustav Courbet. E' lì che lo scrittore vuole andare a parare. Ci riesce? In alcune parti il libro è molto sensuale e voluttuoso, il fascino delle parole è insinuante, ma verso la fine diventa troppo pesantemente esplicito per essere erotico. E' divertente l'idea, è divertente stare al gioco, è divertente trovare un po' di tutto in 35000 battute: tecniche yoga e scacchi, citazioni cinefile (da Emmanuelle a Hollywood Party) e riferimenti letterari (da Suskind a Joyce). Una compagnia insolita per ingannare il tempo in una pigra serata autunnale, ma non credo lo avrei gradito come compagno di un viaggio in treno...
"
Voglio farti una proposta. A partire da questo momento, tu farai tutto quello che ti dico. Letteralmente. Passo passo. Se ti dico: smetti di leggere alla fine di questa frase e non ricominciare prima di dieci minuti, tu smetti di leggere alla fine di questa frase e non ricominci prima di dieci minuti.
Era un esempio, non vale. Ma in linea generale sei d'accordo? Ti fidi di me?
Va bene, adesso te lo dico davvero: alla fine di questa frase smetti di leggere e dedica dieci minuti, orologio alla mano, a chiederti dove voglio andare a parare.
"
e lo scrittore dove vuole andare a parare? un indizio lo dà il titolo originale, "L'Usage du Monde", gioco di parole che ricalca il titolo del saggio di Nicolas Bouvier e richiama il famoso quadro di Gustav Courbet. E' lì che lo scrittore vuole andare a parare. Ci riesce? In alcune parti il libro è molto sensuale e voluttuoso, il fascino delle parole è insinuante, ma verso la fine diventa troppo pesantemente esplicito per essere erotico. E' divertente l'idea, è divertente stare al gioco, è divertente trovare un po' di tutto in 35000 battute: tecniche yoga e scacchi, citazioni cinefile (da Emmanuelle a Hollywood Party) e riferimenti letterari (da Suskind a Joyce). Una compagnia insolita per ingannare il tempo in una pigra serata autunnale, ma non credo lo avrei gradito come compagno di un viaggio in treno...
Preso oggi dalla mani Banshee.
Per fortuna è un libretto così non ci metterò molto a leggerlo e potrà ripartire al più presto.
Per fortuna è un libretto così non ci metterò molto a leggerlo e potrà ripartire al più presto.
Lettura molto veloce, estiva da ombrellone, visto anche il tema. L'idea di partenza è bella e originale, la realizzazione un pò meno. Da uomo non so se avrei il coraggio di scrivere un racconto così per la mia donna e soprattutto pubblicarlo.
Ma per fortuna non sono uno scrittore e non devo risolvere dubbi del genere : )
Ma per fortuna non sono uno scrittore e non devo risolvere dubbi del genere : )