Diario di una tata

Registered by Surfergirl of Trento, Trentino Alto Adige / Südtirol Italy on 3/25/2006
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Journal Entry 1 by Surfergirl from Trento, Trentino Alto Adige / Südtirol Italy on Saturday, March 25, 2006
Nanny, la protagonista di questo romanzo, è una tata. Ma non una tata come tante altre: una tata che ha il (discutibile) privilegio di lavorare per una ricchissima famiglia di Park Avenue, la zona più lussuosa di Manhattan. Per una paga ridicola e mai puntuale, deve badare al piccolo Grayer X, anni quattro, e soprattutto fare in modo che la signora X - che non lavora, non cucina, non fa le pulizie e non si occupa del figlio - trascorra serenamente le sue giornate. Quando il matrimonio comincia a sgretolarsi (il signor X ha un'amante), il coinvolgimento di Nanny nelle vicende della famiglia X supera ben presto i confini della decenza, e salvaguardare la salute mentale del povero Grayer sarà per Nanny una missione pressocchè impossibile.

Journal Entry 2 by Franciek from Firenze, Toscana Italy on Monday, May 8, 2006
arrivato due gg fa... e sono molto curiosa di cominciarlo

Journal Entry 3 by Franciek from Firenze, Toscana Italy on Tuesday, May 16, 2006
molto carino, scritto in modo tale da rendere l'idea di una ragazza che frulla per stare dietro alle mille magagne della sua caotica vita... divertente. Lo spedisco alla prossima

Journal Entry 4 by mickymicky from Alba Adriatica, Abruzzo Italy on Wednesday, May 24, 2006
Arrivato oggi! Vi chiedo un po' di pazienza ho altri ring da leggere, ma farò il prima possibile!

Journal Entry 5 by mickymicky from Alba Adriatica, Abruzzo Italy on Saturday, July 15, 2006
Un libro scorrevole e divertente, l'ideale per occupare qualche ora di un caldo pomeriggio... presto ripartirà per il suo viaggio

Journal Entry 6 by claudia1964 from Civitanova Marche, Marche Italy on Tuesday, July 18, 2006
Arrivato oggi

Journal Entry 7 by claudia1964 from Civitanova Marche, Marche Italy on Wednesday, August 23, 2006
Letto. Una lettura da ombrellone, che a volte mi ha fatto venire il nervoso, soprattutto leggendo come viveva la maternità la mamma del povero bamabino, e comunque quella donna mi è rimasta sinceramente odiosa. Non so se è una figura inventata o rappresenta una vera esperienza delle autrici del libro. Spero sia la prima ipotesi!

Journal Entry 8 by Eilan86 on Tuesday, August 29, 2006
Ricevuto oggi. Lo inizio presto....

Journal Entry 9 by Eilan86 on Monday, September 4, 2006
Libro molto divertente...Nanny è davvero un'eroina ad aver sopportato per così tanto tempo la signora X. Spero che alla master piaccia la mia cartolina fatta a mano. Intanto ho contattato Pallina per il suo indirizzo.
Irene

Journal Entry 10 by Pallina from Pordenone, Friuli Venezia Giulia Italy on Wednesday, September 13, 2006
L'ho appena ricevuto.

Journal Entry 11 by Pallina from Pordenone, Friuli Venezia Giulia Italy on Tuesday, October 3, 2006
Eccomi qua, il libro è ripartito ieri.
Mi è piaciuto molto, divertente e "assurdo" in certi momenti, ma molto bello il rapporto tata bambino!
Grazie per il ring.

Journal Entry 12 by fatamorgana67 from Roma, Lazio Italy on Tuesday, October 3, 2006
Arrivato oggi: molto... vissuto e pieno di gadget. Simpatica e originale la cartolina "fatta a mano" di Eilan86

Journal Entry 13 by fatamorgana67 from Roma, Lazio Italy on Tuesday, October 17, 2006
Le streghe esistono, eccome! E... vestono Prada (per parafrasare L. Weisberger). Sono le terribili "mamme" che popolano le pagine di questo divertente libro, leggero ma ... "non troppo". Sono le signore della borghesia bene di Manhattan, le "desperate housewives" di lusso che cercano di colmare il vuoto del cuore riempendo l'armadio e sfogano la frustrazione e l'incapacità di amare sui figli, poveri ricchi bambini, trascurati e griffati, destinati alla fine, dopo l'ennesima delusione emotiva a ripetere purtroppo i cliché materni (e paterni).
Mi é piaciuto però, anche perché il rapporto tra Nanny e Grayer mi ha ricordato tanto un periodo particolare della mia vita: avevo 19 anni e per fare un favore ad un'amica di mia madre, la cui sorella si trovava momentaneamente senza tata, ho acconsentito a fare per alcuni mesi da babysitter al figlio di tre anni e mezzo.
Bisogna dire che io sono stata da piccola un vero maschiaccio: detestavo quelle bambine tutte fiocchetti, orsacchiotti e bambolotti che come attività ludica preferita amavano scimmiottare le signore. Anzi, le ho sempre trovate sinceramente un po' patetiche, soprattutto durante l'adolescenza, un po' la riprova che, a volte, la colpa della discriminazione femminile é nel modo di porsi delle donne stesse. Perciò anche cresciuta non ero il tipo di ragazza che si sdilinquisce per ogni bambino che incontra, anzi rimanevo abbastanza indifferente.
Il mio istinto materno non é stato innato ma si é manifestato lentamente, crescendo però fino a pervadere piano piano ogni aspetto del mio essere, fino ad insediarsi, a mia insaputa, stabilmente nel cuore.
Di questo mi sono resa conto proprio durante quell'esperienza. L'anno prima avevo letto il bellissimo libro di Elsa Morante: "La storia" e avevo notato che mi faceva uno strano effetto. Durante i passaggi che descrivono il rapporto tra la protagonista e il piccolo Useppe provavo una strana sensazione: come un groppo in gola e uno "sfarfallio" allo stomaco, diversi però dalla commozione. A lungo mi sono chiesta da cosa dipendesse e ho trovato la risposta proprio nel rapporto con quel piccolo "mostro" che ho dovuto accudire: viziato, prepotente ed egoista, con una madre non proprio uguale alla "strega newyorkese" ma abbastanza somigliante da costituire un problema. Però anche tenero, affettuoso e divertente: sempre pronto a farmi dispetti (una volta mi ha chiuso in bagno e ho dovuto penare per convincerlo ad aprirmi, terrorizzata che gli succedesse qualcosa!) ma anche ad addormentarsi con la testolina sulla mia spalla e a tartassare la madre per farmi tornare anche al di fuori del periodo stabilito. Così, al termine di quei tre mesi, ho realizzato che tutto sommato non era poi così male "combattere" contro i bambini, che... sì!... gli volevo bene, davvero! e che, pensandoci su, non sarei poi stata, tutto sommato, una cattiva madre.
Inutile dire che: "La storia" della Morante rappresenta da allora, per me, il simbolo stesso dell'amore materno.

Spedito qualche giorno fa a Paperetta-yeye

Journal Entry 14 by Paperetta-Yeye from Genova, Liguria Italy on Thursday, October 19, 2006
Arrivato mò-mò!!

Journal Entry 15 by Paperetta-Yeye at Copisteria Calleri Via Lomellini in Genova, Liguria Italy on Monday, December 4, 2006

Released 17 yrs ago (12/4/2006 UTC) at Copisteria Calleri Via Lomellini in Genova, Liguria Italy

WILD RELEASE NOTES:

RELEASE NOTES:

Diciamo che questo romanzo è stato una piacevole sorpresa, anche perché inizia in tono molto light e umoristico per poi toccare in modo abbastanza approfondito un tema molto serio quale è l'istinto materno (o la mancanza di tale istinto). Mi sono ritrovata più di una volta ad immedesimarmi in Nanny e sinceramente non so se al posto suo sarei riuscita ad essere così diplomatica, almeno in apparenza.. quello che veramente mi atterisce è il pensiero di quante Signore X siano in agguato in giro x il mondo, e quanti piccoli Grayer dipendano dalle loro mattane e dalla loro totale indifferenza verso i propri sentimenti!

Grazie alla ring-master che mi ha dato l'occasione di leggere "Diario di una Tata".. provvederò a liberarlo quanto prima come da sue disposizioni!

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