Senza perdere la tenerezza
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ho preso questo libro in biblioteca e poi l'ho comprato.
da un post sul mio blog:
"sto leggendo la biografia del Che scritta da Paco Ignacio Taibo II, Senza perdere la tenerezza.
se non ricordo male è la terza che leggo. la prima che ho letto è "Le battaglie non si perdono, si vincono sempre" di Cormier. (della seconda non ho grandissimi ricordi)
di quel libro ho dei ricordi molto "preziosi" legati non tanto al libro (ma anche al libro) quanto a tutto ciò che circonda la lettura di un libro: i luoghi, le persone, le parole, le sensazioni, il gusto e il retrogusto. (fra l'altro quel libro non ce l'ho più)
quello che mi impressiona moltissimo di leggere Taibo adesso sono le intromissioni dell'autore e il fortissimo ruolo degli scritti del Che: ho appena letto il diario del viaggio con Alberto e ritrovo parole e memoria.
l'altra cosa che mi impressiona moltissimo è che Cormier aveva dedicato moltissimo spazio al Che giovane, mentre Taibo sta "correndo" per arrivare a Cuba.
ho un poster del Che che sorride in camera, che mi sorveglia mentre dormo, mentre mangio a letto, mentre digito sulla tastiera. me lo porto "dietro" da quasi dieci anni, difficilmente scenderà dal muro.
cosi' come il poster, la curiosità e la voglia di sapere me le porterò dietro ancora per molto".
da un post sul mio blog:
"sto leggendo la biografia del Che scritta da Paco Ignacio Taibo II, Senza perdere la tenerezza.
se non ricordo male è la terza che leggo. la prima che ho letto è "Le battaglie non si perdono, si vincono sempre" di Cormier. (della seconda non ho grandissimi ricordi)
di quel libro ho dei ricordi molto "preziosi" legati non tanto al libro (ma anche al libro) quanto a tutto ciò che circonda la lettura di un libro: i luoghi, le persone, le parole, le sensazioni, il gusto e il retrogusto. (fra l'altro quel libro non ce l'ho più)
quello che mi impressiona moltissimo di leggere Taibo adesso sono le intromissioni dell'autore e il fortissimo ruolo degli scritti del Che: ho appena letto il diario del viaggio con Alberto e ritrovo parole e memoria.
l'altra cosa che mi impressiona moltissimo è che Cormier aveva dedicato moltissimo spazio al Che giovane, mentre Taibo sta "correndo" per arrivare a Cuba.
ho un poster del Che che sorride in camera, che mi sorveglia mentre dormo, mentre mangio a letto, mentre digito sulla tastiera. me lo porto "dietro" da quasi dieci anni, difficilmente scenderà dal muro.
cosi' come il poster, la curiosità e la voglia di sapere me le porterò dietro ancora per molto".