Le straordinarie vacanze di Violetta
by GIANA ANGUISSOLA | Children's Books | This book has not been rated.
ISBN: Global Overview for this book
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Journal Entry 1 by PNProLoco from Pordenone, Friuli Venezia Giulia Italy on Tuesday, November 15, 2022
Sebbene Le straordinarie vacanze di Violetta sia il seguito di Violetta la timida, può essere letto anche come romanzo autonomo, in quanto i riferimenti al romanzo precedente sono sporadici e non creano difficoltà nella comprensione delle vicende.
Scritto in prima persona dalla protagonista, il libro si configura all'inizio come una raccolta di lettere destinate alle lettrici del Corriere dei Piccoli, ma si trasforma in breve in un dettagliato diario quasi quotidiano.
Violetta all'inizio del romanzo ha tredici anni, ha vinto la timidezza, ha superato gli esami di terza media e non è affatto contenta: la sua famiglia ha subìto dei rovesci di fortuna e non può permettersi di andare in villeggiatura. Eppure Violetta viene mandata comunque fuori Milano, ospite di don Piero, un cugino prete, nella campagna piacentina. L'idea di trascorrere le vacanze in canonica con un parroco non piace affatto a Violetta, soprattutto perché la mamma e la nonna le hanno riempito la valigia di vestiti accollati e scomodi, adatti secondo loro agli occhi di un sacerdote, e le hanno raccomandato di andare tutti i giorni in chiesa per compiacere il cugino: non è proprio così che una ragazza immagina un'estate divertente. Tuttavia, quando Violetta arriva a Mamago da Milano, si trova immersa nel mondo alla rovescia: suo cugino prete le permette di indossare vestiti più scollati e adatti alla stagione e la esenta dall'andare in chiesa se non quando ne sente il bisogno, e dimostra di essere un originale.
Scritto in prima persona dalla protagonista, il libro si configura all'inizio come una raccolta di lettere destinate alle lettrici del Corriere dei Piccoli, ma si trasforma in breve in un dettagliato diario quasi quotidiano.
Violetta all'inizio del romanzo ha tredici anni, ha vinto la timidezza, ha superato gli esami di terza media e non è affatto contenta: la sua famiglia ha subìto dei rovesci di fortuna e non può permettersi di andare in villeggiatura. Eppure Violetta viene mandata comunque fuori Milano, ospite di don Piero, un cugino prete, nella campagna piacentina. L'idea di trascorrere le vacanze in canonica con un parroco non piace affatto a Violetta, soprattutto perché la mamma e la nonna le hanno riempito la valigia di vestiti accollati e scomodi, adatti secondo loro agli occhi di un sacerdote, e le hanno raccomandato di andare tutti i giorni in chiesa per compiacere il cugino: non è proprio così che una ragazza immagina un'estate divertente. Tuttavia, quando Violetta arriva a Mamago da Milano, si trova immersa nel mondo alla rovescia: suo cugino prete le permette di indossare vestiti più scollati e adatti alla stagione e la esenta dall'andare in chiesa se non quando ne sente il bisogno, e dimostra di essere un originale.