La solitudine dei numeri primi

by Paolo Giordano | Literature & Fiction | This book has not been rated.
ISBN: 8852014063 Global Overview for this book
Registered by BdTPomezia of Pomezia, Lazio Italy on 2/10/2020
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Journal Entry 1 by BdTPomezia from Pomezia, Lazio Italy on Monday, February 10, 2020
Premio Strega e Premio Campiello Opera Prima 2008.
Nella serie infinita dei numeri naturali, esistono alcuni numeri speciali, i numeri primi, divisibili solo per se stessi e per uno. Se ne stanno come tutti gli altri schiacciati tra due numeri, ma hanno qualcosa di strano, si distinguono dagli altri e conservano un alone di seducente mistero che ha catturato l'interesse di generazioni di matematici. Fra questi, esistono poi dei numeri ancora più particolari e affascinanti, gli studiosi li hanno definiti "primi gemelli": sono due numeri primi separati da un unico numero. L'11 e il 13, il 17 e il 19, il 41 e il 43… A mano a mano che si va avanti questi numeri compaiono sempre con minore frequenza, ma, gli studiosi assicurano, anche quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatterà in altri due gemelli, stretti l'uno all'altro nella loro solitudine.
Mattia e Alice, i protagonisti di questo romanzo, sono così, due persone speciali che viaggiano sullo stesso binario ma destinati a non incontrarsi mai. Sono due universi implosi, incapaci di aprirsi al mondo che li circonda, di comunicare i pensieri e i sentimenti che affollano i loro abissi. Due storie difficili, due infanzie compromesse da un pesante macigno che si trascina nel tempo affollando le loro fragili esistenze fino alla maturità. Tra gli amici, in famiglia, sul lavoro, Alice e Mattia, portano dentro e fuori di sé i segni di un passato terribile. La consapevolezza di essere diversi dagli altri non fa che accrescere le barriere che li separano dal mondo fino a portarli a un isolamento atrocemente arreso.
Paolo Giordano descrive la parabola di queste due giovani esistenze attraverso parole commosse eppure lucidissime. Il tono del romanzo cresce non appena ci si inoltra nel racconto e nelle vite dei protagonisti. Anche la sintassi e la complessità della frase si evolvono a mano a mano che i due ragazzi crescono, guidandoci in un percorso che conduce lentamente verso significati più acuti. Le descrizioni quasi elementari dei primi capitoli, quando le vite di Mattia e Alice devono ancora incrociarsi, lasciano il posto a una profondità di pensiero imprevedibile e inaspettata. Il linguaggio si affina, le frasi si intrecciano, i pensieri si complicano.
La solitudine dei numeri primi è un romanzo che ci cresce tra le mani, che parte in sordina per esplodere nel finale, è un'opera delicata e terribile allo stesso tempo in cui, al posto degli adolescenti belli e perfetti che affollano le pagine dei romanzi contemporanei, emergono due protagonisti imperfetti e marginali.
I turbamenti e le cicatrici, i fallimenti mai confessati e l'incapacità di vivere quelli che normalmente sono considerati successi, insomma tutta l'umanità scartata dagli altri scrittori, entra nelle pagine di Paolo Giordano. Questo giovane fisico torinese, con la sua opera prima, sposta il baricentro del mondo verso l'angolo oscuro e disprezzato della società, facendo leva, come un moderno Galileo, sulla vita dei suoi ragazzi speciali.
L'ennesima dimostrazione della vivacità che caratterizza la generazione dei trentenni italiani, un esperimento ben riuscito che conferma una regola elementare: a volte basta spostare il punto di osservazione perché un altro universo ci esploda, meravigliosamente, tra le mani.

Journal Entry 2 by BdTPomezia at Pomezia Centro in Pomezia, Lazio Italy on Monday, February 10, 2020

Released 4 yrs ago (3/20/2020 UTC) at Pomezia Centro in Pomezia, Lazio Italy

WILD RELEASE NOTES:

«I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari»
La solitudine dei numeri primi è un romanzo del 2008. L’autore, Paolo Giordano, all’epoca dell’uscita del libro era un giovane dottorando in Fisica con la passione per la letteratura.
Il romanzo racconta la storia di un ragazzo e una ragazza che si rincorrono per tutta la vita senza mai incontrarsi veramente, si trovano e si perdono più volte, due anime affini che non riescono a congiungersi.
Nel romanzo La solitudine dei numeri primi, così come nel titolo, si fa riferimento ai numeri primi. In senso metaforico i numeri primi rimandano alla solitudine, in quanto sono quei numeri che sono divisibili solo per se stessi e per zero, ossia che non hanno relazioni con altri che non con se stessi e con il nulla.
Lo spazio tra l’io e il nulla è lo spazio della solitudine, quello che occupano i protagonisti di questo romanzo.
Nel corso della narrazione Alice e Mattia sono paragonati a due numeri primi gemelli, ossia due numeri primi divisi da un solo numero, vicini ma che non si possono congiungere.
La solitudine dei numeri primi è un romanzo atipico perché racconta la storia di due personaggi che non riescono ad incontrarsi, due anime gemelle che si amano ma che non riescono a stare insieme. Questo romanzo tocca in questo modo tematiche molto importanti, come la solitudine insormontabile e le problematiche legate alla socialità, ma anche le difficoltà dei giovani moderni, dalla fuga all’estero per trovare lavoro, all’anoressia e la depressione. Il romanzo riflette in modo amaro sul mondo contemporaneo del benessere, in cui i giovani hanno tutto ciò che è materiale ma sono abbandonati alla loro solitudine.
I protagonisti de La solitudine dei numeri primi, segnati da traumi che non riescono a superare, si rifugiano in se stessi, autoescludendosi dal mondo. La solitudine è allora ciò che li accomuna ma che, per definizione, li allontana anche l’uno dall’altra.
Lontano da essere una storia d’amore tradizionale, da lieto fine, La solitudine dei numeri primi ci racconta invece un rapporto impossibile, la difficoltà di raggiungere quella felicità che è a un passo, quel passo che diventa una distanza incolmabile se non si hanno gambe adatte ad affrontarlo. Si tratta quindi di una riflessione profonda e di una discesa nella mente dell’essere umano e dei suoi lati più inspiegabili. Il romanzo di Giordano racconta un destino di dolore, che si spinge fino quasi all’autolesionismo, e la negazione di una soluzione che per tutti gli altri sarebbe ovvia e facile, ma che per alcuni diventa impossibile.

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