l'Autore Andrea Camilleri, al suo "Terzo giallo" ambientato a Vigàta nel Cuore inventato della Sicilia più tipica con protagonista il commissario Salvo Montalbano, preoccupato peraltro di evitare la promozione a vicequestore che significherebbe compromissione burocratica e rinuncia ai propri capricci investigativi", sospetta il collegamento di due morti violente:quella di un tunisino imbarcato in un peschereccio di Mazara del Vallo e quella di un commerciante di Vigàta accoltellato dentro un ascensore.
Il romanzo intricato per forme e stile dimostra nuovamente l'estro talentuoso di Andrea Camilleri che ctrova nella "Sua" Sicilia la fonte di ispirazione e scoperta, di intrecci da Romanzo poliziesco e di osservazione su di un costume magari inquietante ma certamente non statico.
Un linguaggio e una parlata mai banale nè risaputa, il contrario delle metafore irritanti adoperate dagli uomini dei servizi segreti con i quali Montalbano si scontra e interagisce:figure retoriche sempre più incapaci di reggere il discorso della "ragion di stato" quando ormai, come osserva il nostro Commissario,"praticamente serviamo due mondi diversi"
(Giovanni Levis)