Renzo Giorgetti non ha inventato il termine «demofagia», ma è stato il primo a utilizzare come titolo di un libro questa parola che evoca l'inquietante sensazione di essere divorati da un sistema di potere dalla natura subdola e sfuggente. Il libro di Giorgetti è un originale saggio, poiché supera il classico filone di critica alla democrazia moderna, peraltro già ampiamente esplorato da tanti autori. Demofagia individua nelle varie epoche tutti quei fatti salienti in cui l'economia prende il sopravvento sulla politica, e le persone assumono atteggiamenti sempre più artificiali ed eterodiretti. Scorrendo lungo la storia, dall'antica Grecia al medioevo, dalle rivoluzioni borghesi al capitalismo moderno, l'autore delinea i mutamenti antropologici che hanno portato all'attuale scenario di annichilimento delle personalità individuali. Le parti più interessanti del libro di Giorgetti sono quelle che indagano sugli aspetti esoterici della cupola di oligarchi che gestisce le moderne democrazie occidentali: i governanti sono ormai dei veri e propri maghi che manipolano forze occulte in grado di ridurre l'intero corpo sociale in stato di sonnambulismo!

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