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(sempre aperto a nuove adesioni)

Il thread sul forum di bookcrossing-italy.

J.e. virtuale, dato che casualmente mi sono trovata una copia del libro in casa in prestito a it's a metaphor.

Ho trovato il libro un pochino esile, con una trama tutta centrata su un singolo evento sul quale si crea un'enorme aspettativa e che poi si consuma in un attimo, raccontato a posteriori.
La conclusione mi è sembrata un po' debolina. Il libro si legge velocissimamente e come sempre con Baricco, è scritto in modo impeccabile.

Arrivato qui da me:-)

Edit del 24/02/2015:
Una lettura complessivamente piacevole, mi ha fatto piacere ritrovare un po' il Baricco di Novecento, che tanto mi aveva incantata, in questo testo teatrale: mi sono piaciuti i dialoghi vivaci, serrati e a tratti un po' surreali tra i tre protagonisti Smith, Wesson e Rachel, così come il tono da impresa epica stemperato dall'ironia di protagonisti ai margini della società che non rinunciano ai loro sogni e alle loro stranezze, anzi ne vanno orgogliosi.
Anche il finale è delicato e ben scritto, ma ha la pecca di arrivare troppo presto secondo me: non si fa in tempo a conoscere i personaggi e ad affezionarsi a loro, per cui la sensazione finale che ne ho avuto è di una storia ben condotta, con un ritmo apprezzabile e idee valide (su tutte il metereologo che ricostruisce il clima del passato partendo dai ricordi delle persone), che finisce per rimanere però sempre in superficie.

Ripartito oggi (con un nuovo compagno di viaggio;-) alla volta di Claudia1964.
Grazie mille per il ring!

Arrivato a casa mia. Grazie!

Era da tanto che non leggevo Baricco. Riconosco che in questa breve piéce teatrale non ho trovato il solito Baricco eccezionale giocoliere delle parole, però non ci ho neppure trovato nulla di coinvolgente ed emozionante. Tre protagonisti, Smith, Wesson e Rachel Green che vogliono far parlare di sé, vogliono passare alla storia: Smith e Wesson non vorrebbero farlo (con le armi che portano il loro nome) con la morte, ma salvando una vita, quella di Rachel, ambiziosa giornalista che sfida le cascate del Niagara, luogo preferito dei suicidi. Non dico come finisce l’avventura, metafora del tentativo coraggioso di liberarsi dalle nostre paure che ci costringono e ci rinchiudono. Dico soltanto che, a parte alcuni momenti di quasi poesia, il resto mi è sembrato piatto e inconcludente.

E' qui con me!

Prima esperienza con Baricco, ebbene si, confesso che non mi ha fatto innamorare.
Ci sono dei dialoghi interessanti, una bella trovata ma ho trovato il tutto debole.
Ci sarà occasione per rifarsi.

Sicuramente non il miglior libro di Baricco, anche se, come sempre, lo stile è inconfondibile.

La prima parte del libro, in cui vengono introdotti Smith e Wesson è molto carina, a tratti esilarante.
Poi la storia langue un po' durante l'organizzazione dell'evento.
L'epilogo poi l'ho trovato troppo precipitato e, per quanto carino dal punto di vista filosofico - metaforico (paura della vita o della morte? Lanciarsi dentro la botte e rischiare di sopravvivere o aprire la botte e avere la certezza di morire?), non del tutto riuscito.

Resta la scrittura di Baricco, inconfondibile e, per me, davvero un piacere da leggere.

Lo sta leggendo anche mia madre, ripartirà a breve!