Il bar delle grandi speranze

by Moehringer J. R. | Literature & Fiction |
ISBN: 8866216151 Global Overview for this book
Registered by lisolachenonce of Pisa, Toscana Italy on 12/7/2013
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9 journalers for this copy...
Journal Entry 1 by lisolachenonce from Pisa, Toscana Italy on Saturday, December 7, 2013
Molto molto ben scritto... sul contenuto, invece, ho qualche riserva...
Aspetto il giudizio di altri lettori :)

RING: qui per iscriversi

LISTA ISCRITTI:
Towandaaa (Peccioli - PI)
Therese (Perugia)
Ciucchino (Torino)
Fralla (passaggio a mano con ciucchino)
spacetave (Torino)
etnagigante (Catania)
bettyderob (Padova)
Hydralux (Vimodrone - MI)--> Il libro è qui 03.09.2015
abeja Galatina (lecce)
conteroccabruna (Sanremo)
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Per te che hai trovato un mio libro: per favore, registrati sul sito (referred by: lisolachenonce), non ti comporterà alcun impegno e potrai seguire il percorso di questo libro fra i lettori. I tuoi dati e la tua email NON verranno pubblicati e resteranno inaccessibili. Quando lo avrai letto, rilascialo da qualche parte e scrivi un commento qui sul sito. Io lo leggerò e mi farà piacere sapere cosa hai provato leggendo il libro che ho rilasciato. Grazie


Journal Entry 2 by Towandaaa at Peccioli, Toscana Italy on Wednesday, December 11, 2013
Per la serie "Come trovarsi dentro a un ring senza rendersene conto" abbiamo trasmesso l'episodio dal titolo "Towandaaa sceglie questo libro tra quelli sul tavolo della cena corsara natalizia" !

:)

Journal Entry 3 by Towandaaa at Peccioli, Toscana Italy on Tuesday, December 31, 2013
Un romanzo dall’appeal incostante, probabilmente per il chiasmo tra costruzione dei personaggi e sviluppo delle vicende: nella prima parte si assiste ad una carrellata dei vari personaggi (resa tale anche dalla struttura formale: un capitolo dedicato ad ognuno) mentre gli avvenimenti che scandiscono la trama, quelli che segnano l’infanzia del protagonista, sono approfonditi e piuttosto interessanti; nella seconda parte invece sono gli avvenimenti ad avvicendarsi in serie, a volte anche per semplice giustapposizione, mentre sono i caratteri, del protagonista e dei comprimari, a ricevere maggiore attenzione di cesello.
A volte queste componenti si trovano in equilibrio, e allora la lettura è davvero piacevole; altre invece il prevaricare della carrellata (non importa se di personaggi o avvenimenti) e l’indulgere ozioso sulle bevute e sulle conseguenze di esse, lungi dal delineare il bar come microcosmo dotato di proprie regole e consuetudini, come luogo al tempo stesso di rifugio ma anche di zavorra alla necessità di scuotersi (credo di averla avvertita più frequentemente io rispetto ai personaggi coinvolti !) appesantiscono la lettura privandola del mordente, rischiando di far implodere il racconto in una spirale di noia.
Mi è piaciuta l’arte di descrivere con sapienti e sintetici tocchi alcuni dei personaggi, come ad esempio la madre che “si limitava ad abbassare il volume della verità”; il nonno “un vero spilorcio, e non solo col denaro”; la nonna che raccontava storie al nipote ma “il suo primo pubblico era lei stessa: si rammentava, si rassicurava, che i brav’uomini esistono”; il padre, indicato solo come “La Voce”. Così come l’abilità di denotare il sentimento della solitudine, così gravoso e sfuggente alla definizione, con una espressione semplice e pregnante al tempo stesso: “In certi momenti mi sentivo così solo che avrei voluto una parola più grande, più lunga, per dirlo”.
Mi è piaciuto il lieve (in quanto non invadente) tocco di metaromanzo impresso al racconto nella seconda parte del libro.
Mi è piaciuto il forte contrasto tra tutto il nocciolo di fondo del romanzo (la ricerca di un modello maschile di riferimento, in assenza del padre, tra gli avventori del bar) e la presa di coscienza che assume il ruolo di catarsi dirompente al termine, quando nelle ultimissime pagine, osservando la madre, il protagonista afferma: “Non ho fatto che cercare e desiderare il segreto per essere un brav’uomo, mentre non dovevo far altro che seguire l’esempio di un’ottima donna”.
A fronte di tutte queste componenti positive, pesano ancora di più le pagine noiose in cui non si fa altro che descrivere bevute, discorsi “alcolicamente” inconcludenti ammantati da saggezza di veri uomini (come se il vero uomo fosse colui che segue, perpetua e rispetta le regole di una sorta di tribù dedita alla sbronza), serate (che diventano inevitabilmente nottate e poi giornate) buttate via.
L’esperienza dell’autore, che è prima di tutto giornalista che scrittore, traspare lucidamente nei passi in cui la sinteticità di espressione, esprimendo più di quanto viene detto e toccando corde universali, raggiunge livelli comunicativi molto alti; peccato che poi indulga in pagine che definirei inutili, che appesantiscono il ritmo e lo svolgimento del racconto, che non apportano niente alla storia fin lì delineata, e che si prestano perfino ad essere foriere di messaggi sbagliati (nonostante io non sia certo una sostenitrice del fatto che ai romanzi spetti un ruolo educativo-morale; ne faccio solo una questione di buon gusto, e di senso della misura, con la consapevolezza che sono metri di giudizio eminentemente soggettivi).

Appena partito per raggiungere Therese: auguri di buon anno nuovo ai lettori successivi e alla ringmaster, che ringrazio per l'opportunità

Journal Entry 4 by Therese at Perugia, Umbria Italy on Friday, January 10, 2014
Arrivato oggi, una bella sorpresa alla fine di una giornata faticosa!

Journal Entry 5 by Therese at Perugia, Umbria Italy on Sunday, February 23, 2014
Mi è piaciuto molto questo libro, ho apprezzato tantissimo lo stile di scrittura, il tono dell'autore/narratore è spesso ironico, ma con la nota affettuosa di chi è venuto a patti con il proprio passato, raccontare la propria vita non è mai semplice, si rischia di raccontare ciò che è importante per chi l'ha vissuta ed annoiare gli altri, per fortuna Moehringer è praticamente vissuto in mezzo alle storie dall'infanzia, raccontavano storie sua nonna, sua madre, gli uomini del bar, si percepisce che tutto questo, l'amore per il racconto, ma allo stesso tempo l'amore per la verità, hanno nutrito la sua esistenza rendendola ricca. Ne è una prova il modo in cui delinea i personaggi, anche se spesso hanno caratterizzazioni buffe, non sono mai macchiette, si capisce che si tratta di persone reali tratteggiate con cura ed affetto, nonostante i soprannomi ed i tic.
Menzione speciale per il personaggio di sua madre, vorrei poterle assomigliare.
Spedisco domani a ciucchino.

Journal Entry 6 by ciucchino at Torino, Piemonte Italy on Monday, March 10, 2014
Arrivato!
abbiate pazienza qualche giorno perchè devo finire due libri e poi lo inzio.

Journal Entry 7 by ciucchino at Torino, Piemonte Italy on Tuesday, April 8, 2014
Non è solo un atto di amore verso un bar e verso gli uomini che lo hanno frequentato, ma un romanzo di formazione dove noi lettori ci troviamo a tifare per J.R., anche se sappiamo benissimo che alla fine arriverà al successo e a scrivere il suo romanzo.
La lettura è appassionante anche perchè Moehringer è davvero bravo a descrivere i personaggi che sembrano uscire dalle pagine, in particolare Steve, lo stregatto, e zio Charlie. Anche se devo dire che le sfuriate di zia Ruth mi è sembrato quasi di sentirle tanto era vivida la descrizione.
Il dolore poi per un padre assente e i sensi di colpa del ragazzino che non riesce a occuparsi della madre sono palpabili, si sente tutta la sofferenza di chi è stato abbandonato da un padre imperfetto la cui voce però era qualcosa di meraviglioso. Quasi commoventi le pagine di quando realizza che aveva sempre cercato un uomo come riferimento per imparare a viver mentre aveva al fianco una madre incredibile e inossidabile.
Bello, davvero bello. Una pecca? Forse qualche pagina in meno non ci sarebbero state male, ma davvero Moehringer è un grande narratore.

Journal Entry 8 by Fralla at Como, Lombardia Italy on Monday, May 5, 2014
Ciucchino mi ha fatto imbucare in questo bookring!
Il libro a me è piaciuto molto, sarà che mio padre aveva un bar (non proprio come questo intendiamoci) ma quando sei ragazzino tutto è meraviglioso, soprattutto le cose che fanno i grandi..
Questo we lo riporto a Torino da Ciucchino, così Spacetave potrà dirci la sua :)

Journal Entry 9 by spacetave at Torino, Piemonte Italy on Saturday, June 21, 2014
Arrivato a destinazione!!

Journal Entry 10 by spacetave at Torino, Piemonte Italy on Tuesday, October 7, 2014
Un bel romanzo, sicuramente scritto bene, anche se a volte si avvita nel solito copione "serata al bar con chiacchiere".
Oltre il protagonista i personaggi minori si ergono al ruolo di comprimari molto importanti grazie alla bravura dell'autore nel descriverli.
Peccato che Steve, rimanga invece solo evocato a differenza di altri, e si conosca davvero poco.
Personalmente non riuscirei a trascorrere e bere così tanto, però sentire raccontare storie e magari raccontarne si.

Journal Entry 11 by etnagigante at Catania, Sicilia Italy on Sunday, October 19, 2014
Arrivato a casa mia

Journal Entry 12 by etnagigante at Catania, Sicilia Italy on Wednesday, March 11, 2015
JR si ritrova a crescere in una numerosa famiglia, con nonni, zie e cugini, ma senza padre e senza un vero nome. Non sopporta il suo nome completo, legato a un padre che non conosce, e che gli ricorda le sofferenze della madre. Trova le figure maschili di cui ha bisogno all'interno del bar Publicans, dove lavora lo zio Charlie e dove scopre tutto ciò che l'universo maschile ha da offrire.
Un romanzo di formazione attraverso i banconi di un bar, che porta JR a crescere, trovare l'ispirazione della vita, laurearsi a Yale e diventare giornalista.
Il romanzo potrebbe essere considerato l'autobiografia dello scrittore e riesce a scorrere liscio come un whisky, con diverse sfumature tra momenti divertenti e momenti tristi, regalandoci una splendida carrellata di personaggi minori, ognuno con la sua storia e ognuno col suo drink.

Partirà domani alla volta di Bettyderob

Journal Entry 13 by Bettyderob at Padova, Veneto Italy on Monday, April 20, 2015
Arrivato! Oggi 13.6.2015, nella festa del Santo Patrono della mia città, inizio la lettura di questo libro :-)

Journal Entry 14 by Bettyderob at Padova, Veneto Italy on Sunday, July 5, 2015
Un libro che ho inizialmente letto con fatica non riuscendo bene a capire "I'll filo conduttore" quale fosse. Poi, complice forse il mare e la puntigliosa descrizione dei vari personaggi nella loro gita al mare.... ho iniziato a capire che di questo libro non va cercato nulla di solido ma semmai ci si può far reggere come da un mare sereno, lo si può sorseggiare ind qualche attesa, bere per dissetarsi dopo una giornata faticosa, farsene quasi una doccia che lava via I cattivi pensieri. Un libro liquido, con vari capitoli, mai troppo lunghi, in diversi bicchieri, con gocce preziose e bicchieri veramente squisiti, sin dall'inizio quando a p. 8 Moehringer scrive: "anche se siamo attratti, temo, da ciò che ci abbandona, o promette di abbandonarci, alla fine credo che sia quel che ci accoglie a segnarci", poi a p. 24 "La vita consiste nello scegliere quali voci selezionare e quali escludere", a p. 31 "ciò che sembrava insensibilità era un eccesso, una marea travolgente di sentimento", a p. 37 mi sono fermata per conoscere https://it.wikipedia.org/wiki/Tin_Pan_Alley ed ascoltare alcuni brani di quel genere che prima non conoscevo, a p. 78 il ricordo di una madre che insegna a leggere al figliolo e così i miei pensieri si sono diretti alla meraviglia di mia madre che in un pomeriggio mi impartì rudimenti che 9 mesi di scuola non sono riusciti a dare con la stessa magia in mia figlia, la "rigida simmetria" della patola mamma o mamy, o mom, ma la parte che ho letto e riletto, assaporato, iniziata più volte a copiare e poi a ripetre ed immaginare è stata quella di Bill e Bud e tutti gli autori da loro citati sono sicura che un giorno riuscirò a leggerli, o così spero: Dos Passos, Dreiser, Cheever, fra poco li inserirò nella lista dei miei desideri. Alla stessa età del protagonista sognai anch'io d'essere giornalista, "la concert di rispettabilità e ribellione" p.312 A p.395 parole d'AMORE per I libri: "Ogni libro degno di questo nome è fatto di emozioni, amore, morte, dolore. È fatto di parole. Parla di un uomo e della sua vita" ecco forse perchè da un po' non riesco più a commentare, criticare, recensire un libro se non riportando le parole dell'autore stesso. Buon viaggio ottimo libro

Journal Entry 15 by hydralux at Vimodrone, Lombardia Italy on Thursday, September 3, 2015
mi scuso per il ritardo, il libro e' arrivato sano e salvo ;)

a breve lo faccio ripartire!

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