Napoli '44
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Lewis entrò a Napoli nel 1943 come ufficiale della Quinta Armata americana. I taccuini che Lewis tenne in quel periodo finirono poi per costituire questo libro. Lewis si aggira in una Napoli trasformata dalla guerra in un immenso, miserabile mercato nero.
Eccoci qui! :-) Faccio partire questo ring.
Due regole semplicisemplici:
una je in entrata, quando riceverete il libro, ed una in uscita, quando lo invierete al prossimo della lista.
Lista partecipanti:
** Claudia1964 (Civitanova marche)
** marnes (Firenze)
Buona lettura a tutti e... lasciate tra le pagine tutto ciò che volete! ;-)
Due regole semplicisemplici:
una je in entrata, quando riceverete il libro, ed una in uscita, quando lo invierete al prossimo della lista.
Lista partecipanti:
** Claudia1964 (Civitanova marche)
** marnes (Firenze)
Buona lettura a tutti e... lasciate tra le pagine tutto ciò che volete! ;-)
E' a casa mia
Lewis Norman è un ufficiale inglese che nel settembre del 1943 sbarca in Campania con gli Alleati e viene mandato a Napoli e lì rimane per tutto il successivo anno. Questo è il diario di un anno a Napoli, scritto in stile semplice ed essenziale. Il suo pregio è quello di offrire un quadro realistico della situazione della città alla fine della seconda guerra mondiale, vista con lo sguardo comprensivo e affettuoso di un intellettuale straniero che, al momento di lasciare la città, dice “un anno tra gli italiani mi ha convertito a una grande ammirazione per la loro umanità e la loro cultura, tanto che, se mi venisse offerta la possibilità di rinascere e di scegliere dove, la mia terra d’elezione sarebbe l’Italia”.
L’affresco di Napoli che emerge da queste pagine è quello di una città distrutta e affamata dalla guerra, prostrata dai bombardamenti e dalla fame, di una povertà assoluta, ma i cui abitanti, nonostante tutto quello che stanno vivendo, non hanno perso la fantasia e la capacità dell’arrangiarsi, dell”inventarsi la vita dal nulla”. E dal diario di Lewis emergono personaggi e figure che potremmo definire “universalmente partenopei”, che rimandano ai personaggi di Totò e Peppino: uno per tutti, quello cui Lewis si è affezionato forse più degli altri, è l’avvocato Lattarullo, un avvocato in miseria che sopravvive interpretando, a pagamento, ai funerali un aristocratico “zio di Roma”. Il tutto sempre descritto con un sorriso, mai con toni critici o di condanna.
L’affresco di Napoli che emerge da queste pagine è quello di una città distrutta e affamata dalla guerra, prostrata dai bombardamenti e dalla fame, di una povertà assoluta, ma i cui abitanti, nonostante tutto quello che stanno vivendo, non hanno perso la fantasia e la capacità dell’arrangiarsi, dell”inventarsi la vita dal nulla”. E dal diario di Lewis emergono personaggi e figure che potremmo definire “universalmente partenopei”, che rimandano ai personaggi di Totò e Peppino: uno per tutti, quello cui Lewis si è affezionato forse più degli altri, è l’avvocato Lattarullo, un avvocato in miseria che sopravvive interpretando, a pagamento, ai funerali un aristocratico “zio di Roma”. Il tutto sempre descritto con un sorriso, mai con toni critici o di condanna.
una descrizione reale e ben scritta della Napoli del primo dopoguerra in cui pregi e difetti di Napoli e dell'essere napoletani sono raccontati con vivacita e senza un inutile pietismo
Il mini-ring è tornato a casa!
Grazie a chi ha partecipato... ci vediamo alla prossima ;-)
Grazie a chi ha partecipato... ci vediamo alla prossima ;-)