Indipendentemente dal titolo un po' ingenuo (ma follet sapeva quel che faceva, contava sulla vicenda per calamitare comunque il lettore), il libro non merita il massimo dei voti. Certo si fa leggere benissimo, e ti fa andare avanti con interesse, ma in ogni caso resta esagerato nella descrizione dei personaggi, troppo americani per essere reali, ossessionati dalla competizione fra loro e col mondo, un difetto che è tipico di follet e della letteratura che gli somiglia. Baricco, per esempio, descrive meglio di lui. Tuttavia Follet in molti punti ha del geniale, e la scenografia è degna di essere presa tal quale per un film, senza troppe correzioni. Da leggere ma senza amarlo, in spiaggia o sulla tazza del water, va bene sempre, non impegna e vuole dire qualcosa... qualcosa di attuale. Pone delle domande che non sono affatto scontate, anzi meritano di essere analizzate. Lo consiglio a tutti, perché non si può e non si deve leggere sempre Céline o Dostoevskij... gli metto tre punti perché follet è un vero marpione, la trama è banale ma lui ha capito come fregare il mondo e fa i soldi e fa bene... impariamo da lui dunque... tre punti a lui e non alla sua opera...

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