@ Hitler era innocente
10 journalers for this copy...
Partecipanti al ring:
** commodo
** tilly77
** mimonni
** stardust10
** ermy
** miriam3
** tanataviele (dispersa)
** annamatte (dispersa)
** Eowyn
** anatolla
** imagin'aria/filoritmia
** liberliber <--- il libro è qui
** marnes
Released 15 yrs ago (3/3/2009 UTC) at -- via posta o passaggio a mano --, Toscana Italy
CONTROLLED RELEASE NOTES:
Regolette:
- fate journal entry quando arriva
- commentate profusamente
- scrivete sul libro tutto quello che vi pare, sottolineate, disegnate, vivetelo. Se possibile a matita
E' un romanzo che fa pensare, che cattura e inchioda ad una tavola di legno. Perché è successo? Com'è potuto succedere? Perché nessuno ha impedito che accadesse? Possibile che tutti quanti fossero così ciechi?
Il libro non fornisce una risposta certa ma, butta sul tavolo degli indizi, dei pensieri e dei dubbi. Il lettore dovrà fare altrettanto... anche se forse, una risposta certa non la si potrà avere mai.
Grazie per il ring,pronto a partire.
L'unica pecca che ho trovato è una certa inverosimiglianza di alcuni dialoghi ma ciò è dovuto alla volontà di esplorare le radici del male e comunque l'autore ci dà una descrizione molto vivida (che nulla ci risparmia) di un lager e quindi importantissima perché non si legge mai abbastanza sull'olocausto, che siano saggi, testimonianze, o romanzi... mai dimenticare, sempre continuare a tenere viva la memoria e l'orrore che è doveroso provare.
riparte presto verso mimonni!
Released 14 yrs ago (6/6/2009 UTC) at -- via posta o passaggio a mano --, Emilia Romagna Italy
CONTROLLED RELEASE NOTES:
spedito a mimonni!
Released 14 yrs ago (7/6/2009 UTC) at By Mail, Book Ring -- Controlled Releases
CONTROLLED RELEASE NOTES:
Il libro mi è piaciuto anche se non mi ha del tutto convinta e proverò a spiegare il perchè. a volte ho avuto l'impressione che ciò che avveniva nel campo Libertà non venisse raccontato come se fosse vissuto al momento da Felicien il narratore, ma è un presente raccontato a posteriori. Questa sensazione me l'hanno data i dialoghi e le riflessioni dei deportati fatte in quelle condizioni disumane in cui l'unico pensiero era quello della sopravvivenza e non quello di riuscire a scandagliare così lucidamente e a fondo il perchè di tanto orrore. Questo è il mio modesto parere e sono certamente pronta a leggere altri punti di vista! ;)
IL libro riparte domani verso Sturdust10. Buona lettura a tutti.
Mi è sembrata un pò inverosimile la parte sulla ribellione degli internati e sulle azioni di Tomas diventato grande..
E' importante comunque non dimenticare mai ciò è successo..
E' partito stamattina
Ho letto diversi altri libri che trattano lo stesso argomento, per lo più, testimonianze reali di chi nei campi di concentramento ci ha vissuto. Ecco, proprio confrontando questo libro con quelli, lo trovo inverosimile.
Non mi pare credibile che dei deportati costretti a quelle condizioni disumane, avessero il tempo, la lucidità e la giusta disposizione d'animo per abbandonarsi a congetture filosofiche.
Anche la soliderietà e i rapporti di amicizia sviluppatisi nel lager Libertà, mi sono sembrati in contrasto con le testimonianze dei reali sopravvissuti all'olocausto. Ho sentito raccontare direttamente da loro e ho letto in altri libri, che una delle cose più brutte dei campi di concentramento era proprio la loro capacità di trasformare gli uomini in vere bestie pronte a scannarsi per la sopravvivenza o per un boccone in più. Addirittura ho sentito di madri pronte e disconoscere o a rubare il pane ai propri figli...
Assolutamente fantasiosia l'idea di una rivolta e, per di più, con esito positivo.
Insomma, ho apprezzato parecchio le intenzioni dell'autore, sicuramente nobili, ma il risultato mi ha lasciata perplessa.
Riparte al più presto.
Grazie Sonnenbarke.
Parte domani verso Anatolla.