@ La masseria delle allodole
11 journalers for this copy...
Ispirato ai ricordi familiari dell'autrice, il racconto della tragedia di un popolo "mite e fantasticante", gli armeni, e la struggente nostalgia per una terra e una felicità perdute. La masseria delle allodole è la casa, sulle colline dell'Anatolia, dove nel maggio 1915, all'inizio dello sterminio degli armeni da parte dei turchi, vengono trucidati i maschi della famiglia, adulti e bambini, e da dove comincia l'odissea delle donne, trascinate fino in Siria attraverso atroci marce forzate e campi di prigionia. In mezzo alla morte e alla disperazione, queste donne coraggiose, spinte da un inesauribile amore per la vita, riescono a tenere accesa la fiamma della speranza; e da Aleppo, tre bambine e un "maschietto-vestito-da-donna" salperanno per l'Italia...
Ho assistito ad un incontro con l'autrice a PordenoneLegge 2008 e l'ho comprato (e fatto autografare ovviamente), ma non l'ho ancora letto!
Ho assistito ad un incontro con l'autrice a PordenoneLegge 2008 e l'ho comprato (e fatto autografare ovviamente), ma non l'ho ancora letto!
RING!
Partito il 24 Novembre da Udine, di seguito alcune "istruzioni" (o gentili richieste):
1- Per il libro va fatta solo la journal entry (una quando lo ricevete, così so che non si è perso nei meandri delle poste ed una in uscita con il commento) - non serve fare release notes;
2- Se possibile, aggiungete alla j.e. un’immagine, per esempio una foto della vostra città o quasiasi cosa vi ispiri/rappresenti in quel momento;
3- Nel libro ci sono alcuni post-it colorati: usateli pure per commentare (e firmate ;-))!
Inoltre suggerisco...Perché non postate i vostri commenti sia sulla j.e. che sul thread recensioni del forum?
Partecipano:
1) Claudia1964 (Civitanova Marche)
2) Alced0atthis (Udine)
3) Alessiam1984 (Bari)
4) Celesteathena (Sarnico)
5) Lulu [lucecuriosa su BC.com]
6) Roppa (Albavilla/Marnate)
7) Sabella (Napoli)
8) MartinaViola (Latina)
9) Ikky (Udine-Bolzano)
10) Gothicrise (Livorno)
11) Svampyforever (Conegliano)
**il libro è tornato a casa**
[ex 9) Ermydave (Millesimo)-> problemi di contatto/spedizione: non mandare il libro senza chiedere alla Ringmaster, grazie]
Partito il 24 Novembre da Udine, di seguito alcune "istruzioni" (o gentili richieste):
1- Per il libro va fatta solo la journal entry (una quando lo ricevete, così so che non si è perso nei meandri delle poste ed una in uscita con il commento) - non serve fare release notes;
2- Se possibile, aggiungete alla j.e. un’immagine, per esempio una foto della vostra città o quasiasi cosa vi ispiri/rappresenti in quel momento;
3- Nel libro ci sono alcuni post-it colorati: usateli pure per commentare (e firmate ;-))!
Inoltre suggerisco...Perché non postate i vostri commenti sia sulla j.e. che sul thread recensioni del forum?
Partecipano:
1) Claudia1964 (Civitanova Marche)
2) Alced0atthis (Udine)
3) Alessiam1984 (Bari)
4) Celesteathena (Sarnico)
5) Lulu [lucecuriosa su BC.com]
6) Roppa (Albavilla/Marnate)
7) Sabella (Napoli)
8) MartinaViola (Latina)
9) Ikky (Udine-Bolzano)
10) Gothicrise (Livorno)
11) Svampyforever (Conegliano)
**il libro è tornato a casa**
[ex 9) Ermydave (Millesimo)-> problemi di contatto/spedizione: non mandare il libro senza chiedere alla Ringmaster, grazie]
Il libro è arrivato ieri. Va un pò in coda, spero di leggerlo presto.
Prima di leggere questo libro non sapevo nulla del genocidio degli armeni da parte dei turchi avvenuto nel 1915.
Quello che mi ha colpito di questo libro è lo stile usato dalla Arslan: una tragedia immane raccontata con lievità, con dolcezza.
Ma sempre un pugno nello stomaco ti arriva dritto. E ti fa pensare ad altri genocidi, a quanto capiterà alcuni anni dopo agli ebrei in Germania.
Da leggere, per non dimenticare.
Quello che mi ha colpito di questo libro è lo stile usato dalla Arslan: una tragedia immane raccontata con lievità, con dolcezza.
Ma sempre un pugno nello stomaco ti arriva dritto. E ti fa pensare ad altri genocidi, a quanto capiterà alcuni anni dopo agli ebrei in Germania.
Da leggere, per non dimenticare.
Journal Entry 5 by alced0atthis from -- Somewhere in London 🤷♀️ , Greater London United Kingdom on Wednesday, January 28, 2009
Arrivato! Grazie!
Journal Entry 6 by alced0atthis from -- Somewhere in London 🤷♀️ , Greater London United Kingdom on Saturday, February 7, 2009
Anche io non conoscevo la storia degli armeni. L'unico armeno per cui ho lavorato, un signore sulla settantina, a Londra, non ne parlava. La sua famiglia era emigrata prima a Cipro e poi a Londra e il suo migliore amico era turco. Più leggo questi libri e più mi convinco che la bestialità umana sia troppo spesso pilotata e forzata a livello politico. Grazie Alj, e buona lettura a chi segue. Spedisco appena ho l'indirizzo.
Arrivato oggi.. e mi ispira tantissimo! ho un ring da finire, quindi lo metto per un po' in coda. Grazie ringmaster!
libro terminato! intenso, commovente e forte. non mi è piaciuto però lo stile dell'autrice, che a volte si dilungava un po' troppo e altre volte cercava di riassumere in maniera poco efficace, secondo me, alcuni passaggi.
Lo passo a Celesteathena appena ho il suo indirizzo ;)
Lo passo a Celesteathena appena ho il suo indirizzo ;)
Arrivato, va in coda....
veramente un bel libro e così ho scoperto la storia di un popolo che non conoscevo!Grazie ringmaster,mi hai tolto un po' di ignoranza!E' ripartito oggi!
arrivato oggi...grazie!!!
Esprime in anieras delicata sentimenti intimi, e narra la storia di questa famigia che poi viene distrutta. Descrittivo e volutamente lento. Una ricerca accurata per ogni parola e ogni sensazione.
Molto, molto triste. Ovviamente.
Molto, molto triste. Ovviamente.
Arrivato oggi, già il solo aspetto esteriore mi ha catturata.
Questo libro mi è piaciuto molto,
nonostante la tragedia immane che racconta che,
come tante altre passate ed attuali, non riuscirò mai nemmeno lontanamente a concepire,
la cosa che più mi ha colpito è stato il racconto dell'anima del popolo armeno.
Mi è sembrato di essere Aladino che scopre la caverna piena di tesori preziosi.
Spedito oggi a Sabella
nonostante la tragedia immane che racconta che,
come tante altre passate ed attuali, non riuscirò mai nemmeno lontanamente a concepire,
la cosa che più mi ha colpito è stato il racconto dell'anima del popolo armeno.
Mi è sembrato di essere Aladino che scopre la caverna piena di tesori preziosi.
Spedito oggi a Sabella
E' qui da me.
Grazie per l'intensa e bella lettura. Il libro mi è piaciuto, anche se ho trovato che i singoli personaggi restano un po' sullo sfondo rispetto alla storia e mi sarebbe piaciuto che fossero più approfonditi. Mi ha colpito soprattutto l'armeno in Italia, che avrebbe avuto tutto per essere felice ma è segnato dal dolore della sua famiglia e della sa terra.
Ripartito stamattina verso Martinaviola.
Ripartito stamattina verso Martinaviola.
le allodole sono arrivate a casa mia e ci resteranno per un po'! :)
Almeno si sta caldi...
Almeno si sta caldi...
La storia della famiglia Arslanian ha l’effetto di una lama che squarcia il velo di ignoranza che avvolge il genocidio degli armeni: un massacro voluto dai turchi, attuato tra il 1915 e il 1916, per restituire al paese l’omogeneità etnico-culturale. Quasi un secolo dopo questa barbarie disumana, descritta con dovizia di particolari da Antonia Arslan, sono soltanto venti i paesi che riconoscono ufficialmente il genocidio degli armeni.
Fa venire la pelle d’oca: negare questo massacro equivale a negare l’olocausto.
In Turchia, però, continuano a fingere che non sia mai successo, anzi nominare l’esistenza del genocidio è considerato un atto anti-patriottico, da denunciare: un reato di cui si è macchiato anche Orhan Pamuk, grande autore turco, fornendomi un motivo in più per stimarlo.
Detto questo, è impossibile leggere questo libro come se fosse un romanzo qualsiasi: ci vuole coraggio per ricostruire una tragedia, per scavare tra le macerie dei ricordi di un passato tanto doloroso. Le parole racchiuse in ogni pagina delineano fatti realmente accaduti, cui l’autrice tenta con scarso successo di conferire un certo spessore letterario. La scrittura appare di volta in volta troppo ricca o troppo frettolosa, continuamente tesa verso qualcosa d’altro. Come se questa testimonianza fosse una corsa contro il tempo: una sfida a tirar fuori tutto prima che la gente ci ripensi e smetta di leggere per tornare alla vita di tutti i giorni e dimenticare, ancora una volta, questa tragedia.
Mi scuso con Aly per averlo trattenuto tanto a lungo.
Grazie di questa lettura così importante. :)
Spedisco a Ikky.
Fa venire la pelle d’oca: negare questo massacro equivale a negare l’olocausto.
In Turchia, però, continuano a fingere che non sia mai successo, anzi nominare l’esistenza del genocidio è considerato un atto anti-patriottico, da denunciare: un reato di cui si è macchiato anche Orhan Pamuk, grande autore turco, fornendomi un motivo in più per stimarlo.
Detto questo, è impossibile leggere questo libro come se fosse un romanzo qualsiasi: ci vuole coraggio per ricostruire una tragedia, per scavare tra le macerie dei ricordi di un passato tanto doloroso. Le parole racchiuse in ogni pagina delineano fatti realmente accaduti, cui l’autrice tenta con scarso successo di conferire un certo spessore letterario. La scrittura appare di volta in volta troppo ricca o troppo frettolosa, continuamente tesa verso qualcosa d’altro. Come se questa testimonianza fosse una corsa contro il tempo: una sfida a tirar fuori tutto prima che la gente ci ripensi e smetta di leggere per tornare alla vita di tutti i giorni e dimenticare, ancora una volta, questa tragedia.
Mi scuso con Aly per averlo trattenuto tanto a lungo.
Grazie di questa lettura così importante. :)
Spedisco a Ikky.
Journal Entry 19 by ikky at Bolzano / Bozen, Trentino Alto Adige / Südtirol Italy on Thursday, November 4, 2010
Arrivato!
Journal Entry 20 by ikky at Bolzano / Bozen, Trentino Alto Adige / Südtirol Italy on Sunday, May 1, 2011
Ops, mi ero dimenticata la je.
Molto bello, anche se fa male. Racconta delle cose inimmaginabili, è incredibile a cosa si può adattare un uomo (o donna) per sopravvivere. Va letto piano, piano, cercando di digerire tutto quello che si legge. Lo stile non mi è piaciuto molto.
Swampy ha chiesto di essere saltata, contatto Gothicrise.
Molto bello, anche se fa male. Racconta delle cose inimmaginabili, è incredibile a cosa si può adattare un uomo (o donna) per sopravvivere. Va letto piano, piano, cercando di digerire tutto quello che si legge. Lo stile non mi è piaciuto molto.
Swampy ha chiesto di essere saltata, contatto Gothicrise.
Sono stata davvero colpita dalla storia degli armeni, sapevo un pò cosa fosse accaduto ma non ne conoscevo qualcuno di persona e sono davvero felice di averne appreso tutti i dettagli dal romanzo di Antonia. La scrittura non è nel mio stile preferito, troppo arzigogolata e a volte plateale, avrei usato una struttura diversa per raccontare questi eventi ma l'ho letto volentieri fino alla fine più per la storia davvero agghiacciante e profonda che per il romanzo in se, spero che queste barbarie non accadano più nel per questioni economiche, religiose, o raziali, tutti dovrebbero ricordare e pensarci. RIngrazio molto della lettura!
Tornato a casa dopo quasi tre anni!!
Grazie a tutte, leggerlo dopo averlo condiviso con voi corsare sarà davvero speciale!
Grazie a tutte, leggerlo dopo averlo condiviso con voi corsare sarà davvero speciale!