branchie
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Le avventure di Marco Donati dalla Roma minimalista di Campo de' Fiori all'India vorticosa dell'orrendo Subotnik. Tra Alice di Lewis Crroll e i film di arti marziali, un gioiello di felicità narrativa, già culto della sua generazione.
REGISTRO QUESTO LIBRO, "CATTURATO" IN OCCASIONE DELL'INIZIATIVA "IL GRANDE DONO" SVOLTASI A ROMA IL 23.12.2007, SPERANDO CHE COMPIA UN LUNGHISSIMO VIAGGIO, IN LINEA CON IL PRINCIPIO DI QUESTA INIZIATIVA.
REGISTRO QUESTO LIBRO, "CATTURATO" IN OCCASIONE DELL'INIZIATIVA "IL GRANDE DONO" SVOLTASI A ROMA IL 23.12.2007, SPERANDO CHE COMPIA UN LUNGHISSIMO VIAGGIO, IN LINEA CON IL PRINCIPIO DI QUESTA INIZIATIVA.
Un libro che scorre via veloce. La trama è accattivante e originale, lo stile fresco, immediato e scanzonato. Giustissima, a parer mio, la definizione del protagonista che viene data in copertina: Marco è davvero un eroe pronto a tutto, seppur controvoglia. E' l'opera prima di Ammaniti, e si vede. Niente a che vedere insomma con Io non ho paura o Ti prendo e ti porto via. Si nota che Ammaniti era ancora molto giovane e non si prendeva affatto sul serio. Eppure, nel suo genere e nei suoi limiti, mi è piaciuto. Assolutamente esilaranti alcune scene, dove l'autore fa una vera e propria parodia dei film di arti marziali e, più in genere, il tono dell'intero libro, che talvolta conduce davvero allo "straniamento": gran parte del testo è ambientato in India, eppure i personaggi si parlano in sardo, mangiano cibo italiano...
Auguro una buona lettura agli iscritti e un buon viaggio al libro!
Spedito stamattina a Antonella.
Auguro una buona lettura agli iscritti e un buon viaggio al libro!
Spedito stamattina a Antonella.
Journal Entry 3 by anatolla-bis from Casablanca, Grand Casablanca Morocco on Monday, January 21, 2008
LIBRO ARRIVATO!
15.2- ma che buona la cucina indiana, non avrei mai immaginato tanto!! parte presto verso masia, grazie france!
15.2- ma che buona la cucina indiana, non avrei mai immaginato tanto!! parte presto verso masia, grazie france!
Arrivato qui. Merci :)
Avventura rocambolesca, talmente surreale da sembrare, a tratti, reale. È un controsenso? Può essere, ma apposta per questo probabilmente non lo è! Chiaro, no?!
E ora quasi quasi mi faccio un bel panino indiano con stracchino e mortadella :p
Invio il libro a SweetLuna, quindi bisognerebbe spostare Chabbba giù di una posizione.
Grazie per il ring :)
E ora quasi quasi mi faccio un bel panino indiano con stracchino e mortadella :p
Invio il libro a SweetLuna, quindi bisognerebbe spostare Chabbba giù di una posizione.
Grazie per il ring :)
Libro arrivato, va in coda ad altri ring.
Una trama davvero originale, un misto di comicità e fantasia, un racconto pieno di vita e poi nella sua assurdità la storia riesce sempre ad avere un senso: si lascia leggere facilmente senza il bisogno di riflettere troppo, insomma è un romanzo che mi ha divertita.
Grazie ringmaster per questa lettura.
Grazie ringmaster per questa lettura.
Libro davvero molto originale, comico e direi anche fantastico, assurdo che mi è piaciuto molto e mi ha anche divertita.
Arrivato in Irlanda!!!
Questo esordio di Ammaniti è un'opera surreale. Un viaggio stroboscopico dalla Roma dei colli e delle feste all'India delle fogne e delle macabre chirurgie, un viaggio verso la morte sicura del protagonista, Marco Donati, malato terminale di cancro e senza nessuna voglia di vivere, che si trasforma in un viaggio della speranza, della riscoperta della gioia di vivere grazie all'incontro con persone da cui sentirsi finalmente capito, in sintonia.
Ho trovato incongruente il continuo richiamo all'Italia durante il soggiorno in India: dai tipici piatti di pasta, a folle indiane in delirio per canzoni di Baglioni (??) al fatto che la maggior parte dei personaggi incontrati siano, guardacaso, italiani: Livia e la banda dei Sardi di Cubeddu. A volte dimenticavo che il protagonista si trovasse in India!
Mi è piaciuto il linguaggio, curato e surreale, ricordo "nuvole viola come un livido (che) corrono silenziose sull'enorme schermo della notte" ma potrei citare altri passaggi entusiasmanti. Troppo lunga, a mio avviso, l'incursione nella caverna dell'orrore per liberare indiani-cavia per i trapianti e la lotta contro la banda di Cubeddu che si trasforma nella nascita di una nuova amicizia.
A parte le cose che mi sono piaciute o meno, devo dire che questo libro merita di essere letto! resto in attesa di scoprire chi è il prossimo della lista del ring che è andata momentaneamente persa, poi lo spedisco!
Ho trovato incongruente il continuo richiamo all'Italia durante il soggiorno in India: dai tipici piatti di pasta, a folle indiane in delirio per canzoni di Baglioni (??) al fatto che la maggior parte dei personaggi incontrati siano, guardacaso, italiani: Livia e la banda dei Sardi di Cubeddu. A volte dimenticavo che il protagonista si trovasse in India!
Mi è piaciuto il linguaggio, curato e surreale, ricordo "nuvole viola come un livido (che) corrono silenziose sull'enorme schermo della notte" ma potrei citare altri passaggi entusiasmanti. Troppo lunga, a mio avviso, l'incursione nella caverna dell'orrore per liberare indiani-cavia per i trapianti e la lotta contro la banda di Cubeddu che si trasforma nella nascita di una nuova amicizia.
A parte le cose che mi sono piaciute o meno, devo dire che questo libro merita di essere letto! resto in attesa di scoprire chi è il prossimo della lista del ring che è andata momentaneamente persa, poi lo spedisco!
Spedito a Svampyforever!
che emozione ricevere un libro dall'Irlanda!! :)
va in coda, ma siamo in vacanza quindi sarò veloce (spero)!
;)
va in coda, ma siamo in vacanza quindi sarò veloce (spero)!
;)
Originale. Surreale. Assurdo. Fuori come un balcone!!!
Nella pazza India di Marco Donati c'è una piccola Italia in trasferta: panini con mortadellae stracchino e cotolette alla milanese, bignè di san Giuseppe e vin santo, il Grande Raccordo Anulare (a Nuova Delhi?), un gruppo di fognaroli sardi spietati ed opportunisti, "la folla si accalca alzando in aria gli accendini" per Questo piccolo grande amore e poi "lo stereo spara a palla Self-control di Raf", e per finire, l'apriti-sesamo per la porta dei sotterranei del castello delle torture è nientepopodimenochè una domanda da quizzone "Come si chiamano i sette re di Roma?" !!!
...e il finale non poteva che essere altrettanto fantasioso!
Un libro esilarante!
grazie francesina per questo ray! (e grazie a Il grande dono!)
Nella pazza India di Marco Donati c'è una piccola Italia in trasferta: panini con mortadellae stracchino e cotolette alla milanese, bignè di san Giuseppe e vin santo, il Grande Raccordo Anulare (a Nuova Delhi?), un gruppo di fognaroli sardi spietati ed opportunisti, "la folla si accalca alzando in aria gli accendini" per Questo piccolo grande amore e poi "lo stereo spara a palla Self-control di Raf", e per finire, l'apriti-sesamo per la porta dei sotterranei del castello delle torture è nientepopodimenochè una domanda da quizzone "Come si chiamano i sette re di Roma?" !!!
...e il finale non poteva che essere altrettanto fantasioso!
Un libro esilarante!
grazie francesina per questo ray! (e grazie a Il grande dono!)
Trovato sulla scrivania al ritorno dalle vacanze...miticu!
Finisco un ring precedente e poi tocca a Branchie.
Finisco un ring precedente e poi tocca a Branchie.
Libro stranissimo e divertentissimo...non mi sarei mai aspettata una storia del genere da Ammaniti!
Grazie mille per questa lettura!
Grazie mille per questa lettura!
Arrivato qualche giorno fa, l'ho quasi finito...molto assurdo ma anche molto divertente...vediamo com'è il finale!
Che dire....il finale ti lascia senza parole, ma è tutta la storia che è assurda...Però scritta bene e divertente...Si vede che è il primo romanzo di Ammaniti, gli altri mi sono sicuramente piaciuti di più, però sono contenta di aver letto anche questo! Pronto per ripartire!
Journal Entry 19 by ikky from Greater London, Greater London United Kingdom on Thursday, November 20, 2008
Arrivato ieri
Mi è piaciuto meno degli altri di Ammaniti, surreale nella misura sbagliata, troppo per un romanzo che parla di un viaggio e non abbastanza per un libro completamente surreale (tipo i romanzi di Stefano Benni).
partito il 26/11 per il prossimo corsaro.
Mi è piaciuto meno degli altri di Ammaniti, surreale nella misura sbagliata, troppo per un romanzo che parla di un viaggio e non abbastanza per un libro completamente surreale (tipo i romanzi di Stefano Benni).
partito il 26/11 per il prossimo corsaro.
Arrivato oggi! Comincio subito a leggerlo.
Un romanzo tanto assurdo e surreale, quanto divertente.
L'ho letto tutto d'un fiato, è stato una continua sorpresa dalla prima all'ultima pagina.
Un libro da leggere!
P.S. appena so a chi spedire, lo faccio ripartire.
L'ho letto tutto d'un fiato, è stato una continua sorpresa dalla prima all'ultima pagina.
Un libro da leggere!
P.S. appena so a chi spedire, lo faccio ripartire.
Libro spedito a raggiodisole
Fantasmagorico! Carinissimo e così diverso da come me lo aspettavo...ho adorato la maniacale annotazione dei cibi, più italiani che non si può come appartenessero alla cultura globale, tanto che non sarebbe strano trovarli in India! Ammaniti è tra i miei scrittori preferiti ma qui è ancora in via di sperimentazione. Bello quando sono incappata nell'espressione "Come Dio comanda"...vuol dire che già anni fa covava qualcosa? Credo di si! I romanzi sono dentro di noi, occorre solo saperli tirare fuori...
E' qui con me! Grazie!
A presto ^_^
A presto ^_^
Ammaniti sa che "pesci prendere" :) e lo sapeva già nel 1994 quando ha pubblicato questo romanzo spassosissimo e 'pazzo'!!!
Grazie francesina per questa lettura, spedisco a Verdiana.
Grazie francesina per questa lettura, spedisco a Verdiana.
Arrivato in quel di Torino, e sono già a metà :)
non vedo l'ora di leggerlo.. lo metto un pochino in coda ;)
Non sono sicura di quanto il romanzo mi sia o non mi sia piaciuto. Il risultato è a mio gusto fin troppo surreale, portato avanti con un ritmo incalzante scandito da continui dei ex machina. Mi ha lasciata un po' perplessa. E nonostante tutto non lo definirei brutto... "particolare", forse. :)
spassoso e inconsueto. non trovo altri aggettivi per definirlo! e molto originale la fine.. lo sospettavo un po' dopo aver letto cosa ne era stato dell'orrendo Subotnik!!
lo libero appena posso.. (e speriamo di avere fortuna!)
lo libero appena posso.. (e speriamo di avere fortuna!)