La grammatica di dio
21 journalers for this copy...
Un nuovo libro di racconti di Benni, questa volta incentrati sul tema della solitudine, vista nei suoi aspetti, patetici, grotteschi o anche ridicoli.
Ne faccio un ring che parte domani. Per iscriversi: http://www.bookcrossing-italy.com/BCforum/viewtopic.php?t=19712
LISTA PARTECIPANTI:
:yes!: Towandaaa
:yes!: farewell17776
:yes!: Harryapezzi
:yes!: DOTTAZEL
:yes!: masia
:yes!: MisterKagnara
:yes!: annanda
:yes!: Dolce (Pozzuoli NA)
:yes!: Rastaman (Napoli)
:yes!: ikky (Udine)
:yes!: Chabbba (Taranto)
:yes!: claudia1964
:yes!: maddap
:yes!: Piccinella
:yes!: trottola78
:yes!: syro
:yes!: Mitica88 (Alessandria)
:yes!: anele83 (Maniago (PN))
:yes!: sara (Bologna)
:yes!: devonpennyblack (Bordighera)
:yes!: Gothicrise (Livorno)--------------> il libro è qui 25.02.2013
:yes!: Irene66 (Livorno)
:yes!: Tartarula (Pisa)
:yes!: Petunia22 (Torino) da ricontattare
Saltati, eventualmente da ricontattare:
:mrgreen: :eyes: Moeren (tra color che son sospesi :mrgreen: )
:yes!: Mangelzoo (ultima)
:yes!: MartinaViola (Latina)
:yes!: sweetluna (Canicattì)
:yes!: ermy (Millesimo)
:yes!: bettyderob (Padova)
Ne faccio un ring che parte domani. Per iscriversi: http://www.bookcrossing-italy.com/BCforum/viewtopic.php?t=19712
LISTA PARTECIPANTI:
:yes!: Towandaaa
:yes!: farewell17776
:yes!: Harryapezzi
:yes!: DOTTAZEL
:yes!: masia
:yes!: MisterKagnara
:yes!: annanda
:yes!: Dolce (Pozzuoli NA)
:yes!: Rastaman (Napoli)
:yes!: ikky (Udine)
:yes!: Chabbba (Taranto)
:yes!: claudia1964
:yes!: maddap
:yes!: Piccinella
:yes!: trottola78
:yes!: syro
:yes!: Mitica88 (Alessandria)
:yes!: anele83 (Maniago (PN))
:yes!: sara (Bologna)
:yes!: devonpennyblack (Bordighera)
:yes!: Gothicrise (Livorno)--------------> il libro è qui 25.02.2013
:yes!: Irene66 (Livorno)
:yes!: Tartarula (Pisa)
:yes!: Petunia22 (Torino) da ricontattare
Saltati, eventualmente da ricontattare:
:mrgreen: :eyes: Moeren (tra color che son sospesi :mrgreen: )
:yes!: Mangelzoo (ultima)
:yes!: MartinaViola (Latina)
:yes!: sweetluna (Canicattì)
:yes!: ermy (Millesimo)
:yes!: bettyderob (Padova)
me lo ha passato lisolachenoncè venerdì scorso
Il sottotitolo meritava, secondo me, il rango di titolo vero e proprio, con quel contrasto solo apparentemente inverosimile tra solitudine e allegria. Se è vero, infatti, che la parola solitudine fa pensare in prima battuta ad una situazione di tristezza e di abbandono, incompatibile con l'allegria, bisogna riconoscere però che la solitudine può rivelare anche altre facce, e non solo quando è frutto di una scelta. E Stefano Benni ne ha scandagliate molte, dando a questi racconti toni che spaziano tra il tragico, il drammatico, lo struggente, il comico, l'inquietante. Senza mai scadere nel patetico (rischio sempre in agguato quando si parla di solitudine) ma anzi, stuzzicando il lettore sia con l'alternarsi dei toni, sia con alcune trovate originalissime, sia, infine, con alcune idee veramente divertenti, frutto di un umorismo ispirato e non fine a se stesso.
Tra i racconti che mi sono piaciuti di più segnalo:
- "Una rosa rossa" per il suo finale così vago, aperto a diverse interpretazioni (forse il commendatore piange perchè la storia della ragazza e di Venezia era vera, ed è stato il suo unico momento di felicità.......... o forse piange perchè è tutto falso, ma avrebbe voluto davvero vivere un momento come quello);
- "Sospiro" per la figura del ladro che si affeziona alle sue vittime, ne segue le sorti e conserva oggetti di poco conto come simboli di un suo solo ideale appartenere alle famiglie che "visita";
- "Una soluzione civile" per lo scenario credibilissimo di fantapolitica: solo con un certo sforzo ci si convince si tratti solo di una paradossale allegoria !
Mi hanno molto colpita anche alcune espressioni così dense di amarezza e taglienti, pur nella loro brevità, da poter esprimere significati molto complessi (per citarne solo due: "Dio forse gira con un giubbotto antiproiettile" e "Si accettano visite anche da parenti di altri").
Una lettura che, al tempo stesso, diverte e dà da pensare.
Tra i racconti che mi sono piaciuti di più segnalo:
- "Una rosa rossa" per il suo finale così vago, aperto a diverse interpretazioni (forse il commendatore piange perchè la storia della ragazza e di Venezia era vera, ed è stato il suo unico momento di felicità.......... o forse piange perchè è tutto falso, ma avrebbe voluto davvero vivere un momento come quello);
- "Sospiro" per la figura del ladro che si affeziona alle sue vittime, ne segue le sorti e conserva oggetti di poco conto come simboli di un suo solo ideale appartenere alle famiglie che "visita";
- "Una soluzione civile" per lo scenario credibilissimo di fantapolitica: solo con un certo sforzo ci si convince si tratti solo di una paradossale allegoria !
Mi hanno molto colpita anche alcune espressioni così dense di amarezza e taglienti, pur nella loro brevità, da poter esprimere significati molto complessi (per citarne solo due: "Dio forse gira con un giubbotto antiproiettile" e "Si accettano visite anche da parenti di altri").
Una lettura che, al tempo stesso, diverte e dà da pensare.
il libro è da me.....letto e quasi pronto a ripartire......
riparteeeeeee
eccolo...ho già cominciato a leggere e a sorridere...
evviva! (direte voi)
ho finalmente trovato il tempo di leggerlo, nonostante si legga in poco tempo.
L'ho trovato molto bello, nonostante sia denso di triste solitudine...
ma si riesce anche a ridere parecchio eh?!? :)
L'ironia e la poesia di Benni affascina e ci aiuta ad identificarci con i suoi personaggi ed i loro modi curiosi di affrontare i problemi e la vita solitaria.
riparte!
ho finalmente trovato il tempo di leggerlo, nonostante si legga in poco tempo.
L'ho trovato molto bello, nonostante sia denso di triste solitudine...
ma si riesce anche a ridere parecchio eh?!? :)
L'ironia e la poesia di Benni affascina e ci aiuta ad identificarci con i suoi personaggi ed i loro modi curiosi di affrontare i problemi e la vita solitaria.
riparte!
Benni non si smentisce si ritrovano in queste belle storie tutta la sua irriverenza il suo umorismo a volte nero la sua brillantezza la sua levità di narrazione, è un libro piacevolissimo facile da leggere meno facile da metabolizzare, quando ti rendi conto di quanto i personaggi asomiglino a te o al tuo vicino e quanto poco ci vuole per scivolare da una piccola mania alla macchietta di se stessi. Il ring girerà e io comprerò una copia del libro da tenere a disposizione e da consultare per non dimenticare cosa è veramente importante in questa vita.
Storie malinconiche, storie sotto-sopra, alcune forse inserite per far numero, altre che i numeri li danno e qualcuna che di numeri ha quelli giusti giusti per toccare le corde di certi sentimenti.
Spedito questa mattina a MisterKagnara.
Spedito questa mattina a MisterKagnara.
arrivato da qualche giorno via posta, ma ritirato solo oggi e messo in coda. non vedo lì'ora di leggerlo
è un benni che non ti aspetti quello de "la grammatica di dio". e dire questo di un autore imprevedibile per antonomasia, è dir tutto su questo libro, fuorviante fin dal sottotitolo: storie di solitudine e di allegria. Ma di allegria c'è gran poco.
Benni ci aveva abituato alla sua ironia, al suo tagliente humor, alle sue analisi pungenti ma comunque divertenti della realtà, allegoria di un mondo che i suoi personaggi affrontano in modo assurdo, ma solo per sottolineare l'assurdità del nostro normale.
ne "la grammatica di dio" questa allegria spesso è del tutto assente. anche gli episodi divertenti (cito l'emblematico racconto del cane che segue fino al sacrificio ultimo il suo padrone), sono talmente amari, la tristezza e la solitudine che essi trasmettono sono talmente profondi, che il lettore ne resta annichilito.
a tratti, e forse questa è la più grande novità, la metafora che ci propone Benni è tanto sottile che è perfino difficile seguirla fino in fondo, nel suo scandagliare una realtà troppo crudele per appassionarci.
lo sconsiglio? no, Benni vale sempre e comunque la lettura, non fosse altro per le chicche a mo' di aforisma che lascia sparse qua e là per i racconti. ma certo non lo rileggerò. troppo duro lo schianto con queste vite comuni. troppo distante dall'incanto favolistico che lasciava spazio alla fuga dei suoi precedenti lavori.
piccola nota finale. sono stato felice di trovare un piccolo racconto sul calcio a secoli di distanza da "la compagnia dei celestini". a volte penso che Benni vorrebbe riprendere in mano il suo best seller, ma forse è davvero chiedere troppo al fato che tanto gli piace descrivere e schernire ripetere l'esperimento con la pallastrada.
mi scuso per il ritardo con tutti quelli in coda dopo di me. ho già contattato Annanda e provvederò a darle il libro durante il MUNZ a verona. ciao e grazie
Benni ci aveva abituato alla sua ironia, al suo tagliente humor, alle sue analisi pungenti ma comunque divertenti della realtà, allegoria di un mondo che i suoi personaggi affrontano in modo assurdo, ma solo per sottolineare l'assurdità del nostro normale.
ne "la grammatica di dio" questa allegria spesso è del tutto assente. anche gli episodi divertenti (cito l'emblematico racconto del cane che segue fino al sacrificio ultimo il suo padrone), sono talmente amari, la tristezza e la solitudine che essi trasmettono sono talmente profondi, che il lettore ne resta annichilito.
a tratti, e forse questa è la più grande novità, la metafora che ci propone Benni è tanto sottile che è perfino difficile seguirla fino in fondo, nel suo scandagliare una realtà troppo crudele per appassionarci.
lo sconsiglio? no, Benni vale sempre e comunque la lettura, non fosse altro per le chicche a mo' di aforisma che lascia sparse qua e là per i racconti. ma certo non lo rileggerò. troppo duro lo schianto con queste vite comuni. troppo distante dall'incanto favolistico che lasciava spazio alla fuga dei suoi precedenti lavori.
piccola nota finale. sono stato felice di trovare un piccolo racconto sul calcio a secoli di distanza da "la compagnia dei celestini". a volte penso che Benni vorrebbe riprendere in mano il suo best seller, ma forse è davvero chiedere troppo al fato che tanto gli piace descrivere e schernire ripetere l'esperimento con la pallastrada.
mi scuso per il ritardo con tutti quelli in coda dopo di me. ho già contattato Annanda e provvederò a darle il libro durante il MUNZ a verona. ciao e grazie
Ancora una volta tanto di cappello a Benni, che riesce davvero a commuovere e divertire in poche righe.
Alcune storie davvero splendide altre...un po' meno "migliori" ^_^
ma decisamente un libro che merita di esser letto
Alcune storie davvero splendide altre...un po' meno "migliori" ^_^
ma decisamente un libro che merita di esser letto
Scusate, mi e' arrivato gia' da un po',
forse a fine Novembre,
ma era andato a finire sotto altri libri..
Cerco di finirlo al piu' presto e
passarlo.
Scusate ancora!
forse a fine Novembre,
ma era andato a finire sotto altri libri..
Cerco di finirlo al piu' presto e
passarlo.
Scusate ancora!
Ricevuto da Dolce
Devo dire che altri libri di Benni mi sono piaciuti di piu'. In questo, il racconto "Sospiri" e' quello che ho trovato piu' originale. Come gia' detto, passato a RedPablo il 6 Febbraio 2011.
Grazie, Ring-Mastra!:))
Grazie, Ring-Mastra!:))
Il libro a me è piaciuto.
Ringrazio la ring-master.
Riprende oggi il suo viaggio per Ikky.
Ciao
Ringrazio la ring-master.
Riprende oggi il suo viaggio per Ikky.
Ciao
Journal Entry 18 by ikky at Bolzano / Bozen, Trentino Alto Adige / Südtirol Italy on Sunday, February 27, 2011
Arrivato ieri.
Arrivato adesso adesso, lo inizierò a momenti! ;-)
Secondo me Benni viene esaltato dallo scrivere episodi piuttosto che libri interi. Anche i suoi libri, se ben analizziamo, sono infarciti di piccoli episodi che vengono amalgamati in una storia scorrevole e coerente ma che, a volte, potrebbero intraprendere un viottolo a sè stante. Per questo apprezzo lo stile dell'autore quando ha la possibilità di dare sfogo alle singole idee ed intuizioni in uno spazio meno, paradossalmente, claustrofobico di un intero volume dedicato ad una singola storia.
Mi dispiace per averlo trattenuto un po' troppo... in partenza :-)
Mi dispiace per averlo trattenuto un po' troppo... in partenza :-)
Arrivato a casa mia.
All’inizio ero diffidente, i racconti di Stefano Benni che ho amato tanto, quelli de Il bar sotto il mare, sono irraggiungibili, e i racconti contenuti in questo libro mi parevano deludenti. Non manca la fantasia scoppiettante dello scrittore, ma è presente solo a fasi alterne, manca la capacità di sbalordire il lettore di fronte alle sue fantasmagoriche invenzioni, non è il Benni di Elianto o de La compagnia dei celestini, due tra i suoi libri che ho preferito. Tuttavia ci sono alcuni racconti belli, chi per un aspetto chi per un altro: “Una rosa rossa” mi è piaciuto molto, una storia commovente di un grande amore, che di colpo assume toni cinici; “Orlando furioso d’amore”, una parodia sarcastica dell’Orlando furioso ai giorni nostri; “Una soluzione civile” è un racconto che mi ha ricordato Baol, in cui la fantasia di Benni è così scatenata da corrispondere alla realtà. Il racconto più bello è stato “lo spirito del camino”, in cui ho trovato un Benni triste, con un tocco di nostalgia di quel che eravamo, a riflettere sull’incontentabilità della natura umana.
Appena arrivato.
E' un libro molto discontinuo, con racconti interessanti, che pur non raggiungono il livello del Benni di una volta, ed altri di cui si puo' decisamente fare a meno. Le parti che mi hanno deluso di piu' sono quelle comiche, spesso troppo sguaiate per provocare un vero sorriso (penso per esempio a "Orlando furioso d'amore"). Va meglio con le storie di solitudine, come quella del lieve ladro Sospiro. Da mamma ho tremato alla lettura de "L'istante".
Il libro e' in viaggio verso trottola78 (piccinella ha chiesto di essere saltata).
Il libro e' in viaggio verso trottola78 (piccinella ha chiesto di essere saltata).
il primo racconto mi ha davvero infastidita e volevo quasi abbandonare il libro e non andare oltre, mentre pagina dopo pagina questa raccolta mi ha conquistata. Si è rivelata grottesca e profonda, con tratti di poesia... gli ultimi due racconti sono in assoluto i miei preferiti: ne "Lo spirito del camino" ho ritrovato il sapore di cose perdute, mentre "I due pescatori" mi ha dato molti spunti di riflessione. Ma ho trovato molto belli anche: "L'istante", "Sospiro" (davvero delicato e lieve come un sospiro), "Carmela", "La strega".
Grazie davvero a lisola per la splendida lettura, i tuoi ring non deludono mai.
Mangelzoo ha chiesto di essere saltata, ho già contattato Ermy ed appena mi manda il suo indirizzo il ring riparte.
Grazie davvero a lisola per la splendida lettura, i tuoi ring non deludono mai.
Mangelzoo ha chiesto di essere saltata, ho già contattato Ermy ed appena mi manda il suo indirizzo il ring riparte.
Ricevuto un paio di giorni fa!! :-)
Pronto a ripartire verso anele, grazie per il ring!
Arrivato!!!
Grazie per questo ring dolce, ironico e malinconico. Già dalla prima storia mi aveva conquistata!
In partenza verso Sara...
In partenza verso Sara...
Illibro è da me lo leggerò a breve..... ^.^
Che carinooo.... Alcune storie sono veramente particolari... mi sono piaciute....
Arrivato.
Niente da dire, Benni lo trovo sempre impagabile. Certo qualche racconto è meglio di altri, ma solo perchè qualcuno è buono e qualche altro ottimo.
Molta amarezza, molta ironia; una rappresentazione della realtà resa assurda, ma quante verità nascoste. I personaggi poi sono incredibili!
Riparte.
Molta amarezza, molta ironia; una rappresentazione della realtà resa assurda, ma quante verità nascoste. I personaggi poi sono incredibili!
Riparte.