l'isola delle sette palme
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svuotando la cantina ti ritrovi libri che nemmeno ricordavi di aver letto...
da un autore di best-sellers tedesco un romanzo brenso di avventura, azione e shesssho nel miglior stile da polpettone da alta classifica
da un autore di best-sellers tedesco un romanzo brenso di avventura, azione e shesssho nel miglior stile da polpettone da alta classifica
raga, qua c'è uno che, tipo, mette nel forno da pizze la statua di una principessa inca per scaldarla così poi, si insomma, capito no?
LO DEVO portare al Trash-reading
LO DEVO portare al Trash-reading
Preso e già letto una cinquantina di pagine. Un piccolo capolavoro: un uomo stanco di avere avuto tutto, i caldi e misteriosi mari del sud, azione, mistero, in un isola alla Robinson Crusoe. Consalik coglie come motivo universale, il problema dell'uomo solo, davanti alla natura e all'infinito, nobilitandolo con la ragione che può, secondo una visione biblica dargli il dominio sulle cose.
Sulla falsariga di Prospero, le osservazioni di Philipp lo portano ad aprire il libro della natura al quale Galileo Galilei prima e i sensisti dopo attingeranno per scoprire le leggi che reggono l'universo e che quindi lo controllano. Attinge ampiamente dallo spirito de "Il pianeta proibito" di Fred McLeod Wilcox, mediando per il tema fornaciariano del "senza una donna" Ma nell'affrontare la natura, che non sempre gli è favorevole, Philipp comincia a porsi i grossi problemi dell'anima, dell'essere e del non essere, della vanità del mondo e del valore della meditazione e della solitudine, della salvezza e della provvidenza. È un percorso parallelo a quello della sopravvivenza fisica, che forse, vedremo, cambierà radicalmente quest'uomo. In ogni caso pare che questo libro abbia per sempre cambiato il percorso terreno di una bookcorsara che innocentemente lo lesse nel primo fiore della propria adolescenza.
Sulla falsariga di Prospero, le osservazioni di Philipp lo portano ad aprire il libro della natura al quale Galileo Galilei prima e i sensisti dopo attingeranno per scoprire le leggi che reggono l'universo e che quindi lo controllano. Attinge ampiamente dallo spirito de "Il pianeta proibito" di Fred McLeod Wilcox, mediando per il tema fornaciariano del "senza una donna" Ma nell'affrontare la natura, che non sempre gli è favorevole, Philipp comincia a porsi i grossi problemi dell'anima, dell'essere e del non essere, della vanità del mondo e del valore della meditazione e della solitudine, della salvezza e della provvidenza. È un percorso parallelo a quello della sopravvivenza fisica, che forse, vedremo, cambierà radicalmente quest'uomo. In ogni caso pare che questo libro abbia per sempre cambiato il percorso terreno di una bookcorsara che innocentemente lo lesse nel primo fiore della propria adolescenza.
WILD RELEASE NOTES:
come già scritto, un capolavoro dei nostri reading...
come già scritto, un capolavoro dei nostri reading...