@L'isola dell'angelo caduto
Registered by lupurk of Pecetto di Valenza, Piemonte Italy on 7/21/2007
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Da bol.it
Gennaio 1925: mentre il Duce si assume alla Camera la responsabilità del delitto Matteotti, su un'isola italiana sperduta nel mare viene trovato un cadavere, Si tratta di una camicia nera, un miliziano in forza alla Colonia penale dell'isola dove sono rinchiusi delinquenti comuni e prigionieri politici. A indagare su questa morte sospetta e su altre due che seguiranno è un giovane commissario senza illusioni, né fascista né antifascista, piccolo eroe involontario, malinconico, un po' apatico ma ancora deciso a pensare con la propria testa. Ha una moglie resa folle dalla tristezza, dalla solitudine. L'unico modo per salvarla sarebbe chiudere in fretta il caso e farsi trasferire, andarsene da quel posto che intacca le anime di chi vi abita. Ma il caso diventa sempre più vischioso, mentre l'isola sembra sprofondare in un mistero sempre più insondabile, come sospesa fuori del tempo. E forse, ormai, allontanarsi è davvero impossibile.
Una storia avvincente, narrata in uno stile sublime!
Lancio un ring.
Partecipanti:
potbook (Germania)
conteroccabruna (Sanremo)
devonpennyblack (Liguria)
claudia1964 (Civitanova Marche)
anatolla (Roma)
DevilKitty (Camogli)
Paperetta-Yeye (Genova)
amboise97 (Savona)
MelibeaPotter (San Gavino Monreale - CA)
marnes (Firenze)
nickypa (Vieste (FG))
Chabbba (Taranto) --> il libro è qui
dana23 (Assemini)
bernandosoares [jackfrusciante su bc-italy] (Roma)
Towandaaa (Peccioli - PI)
NAELEGIA (Savona)
Gothicrise (Livorno)
Armonia82 (Napoli)
Hydralux (Busto Arsizio/Vimodrone)
Rastaman (Napoli)
--> a casa
Gennaio 1925: mentre il Duce si assume alla Camera la responsabilità del delitto Matteotti, su un'isola italiana sperduta nel mare viene trovato un cadavere, Si tratta di una camicia nera, un miliziano in forza alla Colonia penale dell'isola dove sono rinchiusi delinquenti comuni e prigionieri politici. A indagare su questa morte sospetta e su altre due che seguiranno è un giovane commissario senza illusioni, né fascista né antifascista, piccolo eroe involontario, malinconico, un po' apatico ma ancora deciso a pensare con la propria testa. Ha una moglie resa folle dalla tristezza, dalla solitudine. L'unico modo per salvarla sarebbe chiudere in fretta il caso e farsi trasferire, andarsene da quel posto che intacca le anime di chi vi abita. Ma il caso diventa sempre più vischioso, mentre l'isola sembra sprofondare in un mistero sempre più insondabile, come sospesa fuori del tempo. E forse, ormai, allontanarsi è davvero impossibile.
Una storia avvincente, narrata in uno stile sublime!
Lancio un ring.
Partecipanti:
potbook (Germania)
conteroccabruna (Sanremo)
devonpennyblack (Liguria)
claudia1964 (Civitanova Marche)
anatolla (Roma)
DevilKitty (Camogli)
Paperetta-Yeye (Genova)
amboise97 (Savona)
MelibeaPotter (San Gavino Monreale - CA)
marnes (Firenze)
nickypa (Vieste (FG))
Chabbba (Taranto) --> il libro è qui
dana23 (Assemini)
bernandosoares [jackfrusciante su bc-italy] (Roma)
Towandaaa (Peccioli - PI)
NAELEGIA (Savona)
Gothicrise (Livorno)
Armonia82 (Napoli)
Hydralux (Busto Arsizio/Vimodrone)
Rastaman (Napoli)
--> a casa
Arrivato stamane.
Non credo di poterlo leggere tanto presto...per una settimna avro' ospiti e Berlino e' magnificamente , turisticamente visitabile.
Non credo di poterlo leggere tanto presto...per una settimna avro' ospiti e Berlino e' magnificamente , turisticamente visitabile.
Un giallo dal finale davvero sorprendente.
Bella l'ambientazione, bella la descrizione dei luoghi.
Grazie Master.
Il libro riparte domani.
Bella l'ambientazione, bella la descrizione dei luoghi.
Grazie Master.
Il libro riparte domani.
Divorato...come si lasciano spolpare i noir di Lucarelli, con voracità.
L'ho trovato molto bello. Ha una prosa più ricercata rispetto agli altri libri di Lucarelli. Ho letto che questo sarebbe il libro "più cerebrale", mentre Almost blu il "più sentito" e l'ultimo "il più compiuto". Bhè, non so se mi è piaciuto per questo.
Qui il torbido è intriso di trasgressione e oppressione. C'è un'isola coprotagonista di tutto il mistero e ancora una volta un assassino, nero come le tenebre insondabili della perversione umana.
Violenza esponenziale direi, implementata dalla scelta di un preciso clima storico: dalla marcia su Roma al delitto Matteotti. Tra le righe del thriller si affaccia così una colpa metastorica che segna la svolta nelle ombre del giallo.
Tranquilli...non svelo niente...ma credo proprio che Lucarelli, a partire da questa convinzione, abbia iniziato a pensare Misteri d'Italia, un filone inesauribile da cui sgorga, feconda, continua ispiraziona. Eccola, sta qui la Musa, racchiusa in un dialogo tra il medico al confino e il commissario:
- Oggi ero così rintronato dalla cella di rigore e così distratto dall'aprire cadaveri che mi sono dimenticato di chiedervi i giornali con le notizie su Mussolini e Matteotti.
Al commissario sfuggì una risatrina corta (...)che sciocchezze dite?
-Sciocchezze Eccellenza? (...)Schiocchezze dite voi. E che succede se anche il resto d'Italia, rintronata dalle botte e tutta presa dagli affari suoi, fa la stessa cosa che ho fatto io?
Dopodomani finisce nelle mani di Devonpennyblack.
L'ho trovato molto bello. Ha una prosa più ricercata rispetto agli altri libri di Lucarelli. Ho letto che questo sarebbe il libro "più cerebrale", mentre Almost blu il "più sentito" e l'ultimo "il più compiuto". Bhè, non so se mi è piaciuto per questo.
Qui il torbido è intriso di trasgressione e oppressione. C'è un'isola coprotagonista di tutto il mistero e ancora una volta un assassino, nero come le tenebre insondabili della perversione umana.
Violenza esponenziale direi, implementata dalla scelta di un preciso clima storico: dalla marcia su Roma al delitto Matteotti. Tra le righe del thriller si affaccia così una colpa metastorica che segna la svolta nelle ombre del giallo.
Tranquilli...non svelo niente...ma credo proprio che Lucarelli, a partire da questa convinzione, abbia iniziato a pensare Misteri d'Italia, un filone inesauribile da cui sgorga, feconda, continua ispiraziona. Eccola, sta qui la Musa, racchiusa in un dialogo tra il medico al confino e il commissario:
- Oggi ero così rintronato dalla cella di rigore e così distratto dall'aprire cadaveri che mi sono dimenticato di chiedervi i giornali con le notizie su Mussolini e Matteotti.
Al commissario sfuggì una risatrina corta (...)che sciocchezze dite?
-Sciocchezze Eccellenza? (...)Schiocchezze dite voi. E che succede se anche il resto d'Italia, rintronata dalle botte e tutta presa dagli affari suoi, fa la stessa cosa che ho fatto io?
Dopodomani finisce nelle mani di Devonpennyblack.
Arrivato a me.
Insuperabile Lucarelli. Un bel libro che si legge tutto d'un fiato. Bella l'ambientazione storica, molto accurata; quanto all' atmosfera dell'isola è inquietante e tanto bene espressa che si percepisce. Ottimo anche lo studio della psicologia dei personaggi. Come al solito un giallo all’italiana ,ma non solo. Riparte.
Il libro è arrivato oggi da me con tutti gli allegati....
Un bel libro che si legge tutto d'un fiato. L'atmosfera dell'isola è surreale, quasi diabolica; il vento non smette mai di soffiare e il cielo è perennemente ricoperto dalle nubi. I personaggi stessi del romanzo subiscono le ambigue influenze dell'isola. Di questo libro è apprezzabile in modo particolare l'originalità della trama e dell'ambientazione e soprattutto lo stile un pò visionario di Lucarelli. Magistrale il capitolo in cui vengono descritti tutti i tipi di suoni possibili generati dal vento associati a strumenti musicali e la troncatura finale con.....mi fermo per non scoprire troppo a chi verrà dopo di me.
Journal Entry 10 by anatolla-bis from Casablanca, Grand Casablanca Morocco on Thursday, January 17, 2008
e' qui gia' da ieri.......... con un corposo pacchettino.......
Journal Entry 11 by anatolla-bis from Casablanca, Grand Casablanca Morocco on Monday, March 24, 2008
infine vorrei davvero sapere la soluzione del giallo, a parte la pazzia di mazzarino.......... un libro sui suoni e le sensazioni, come spesso lucarelli molto piu che un giallo, vista anche la mancanza di interesse da parte del commissario di turno, ma che tempi grami....
Bella storia, avvincente, ben raccontata; forse solo l'ultimissima parte mi è sembrata vagamente frettolosa e dalle acque un po'intorbidite. Ho letto però questo libro con piacere e curiosità e, personalmente, a me è piaciuto più che Almost Blue, per esempio: mi è sembrata nel complesso una vicenda maggiormente riuscita, compiuta. Gli stessi personaggi - anche se "peccano" (in senso buono) di "montalbanismo" - sono vivi e convincenti. Lucarelli si rivela a me come un eccellente entertainer del genere e sono ansiosa di leggere altri suoi lavori.
Ringrazio il ringmaster e imbusto il tutto per il prossimo corsaro :-).
Ringrazio il ringmaster e imbusto il tutto per il prossimo corsaro :-).
Bello... piaciuto particolarmente per l'atmosfera torbida e irreale che permea le pagine del romanzo, tenendolo sempre sospeso tra sogno (o meglio, incubo, direi..) e realtà. Affascinanti le descrizioni dell'isola con il suo particolarissimo clima e paesaggio.
P.S.: Una cosa che secondo è stata tratteggiata insufficientemente è la figura della servetta: innocente e succube, maliziosa e scaltra, schiava degli eventi o cosa?
Insomma, Lucarelli comunque non delude le aspettative!
Grazie per il ring e scusate se l'ho trattenuto così a lungo..
Riparte alla volta di Amboise oggi stesso!
P.S.: Una cosa che secondo è stata tratteggiata insufficientemente è la figura della servetta: innocente e succube, maliziosa e scaltra, schiava degli eventi o cosa?
Insomma, Lucarelli comunque non delude le aspettative!
Grazie per il ring e scusate se l'ho trattenuto così a lungo..
Riparte alla volta di Amboise oggi stesso!
Journal Entry 17 by amboise97 at -- via posta o passaggio a mano --, Liguria Italy on Monday, September 20, 2010
Spedito a MelibeaPotter.
Journal Entry 18 by MelibeaPotter at San Gavino Monreale, Sardegna Italy on Tuesday, September 28, 2010
Arrivato giusto ora. Non vedo l'ora di iniziare a leggerlo.
Journal Entry 19 by MelibeaPotter at San Gavino Monreale, Sardegna Italy on Tuesday, October 19, 2010
Io vado un pò contro corrente. Non sono rimasta entusiasta di questo libro, e mi scuso per averlo trattenuto a lungo.
E' comunque partito questa mattina alla volta di marnes.
E' comunque partito questa mattina alla volta di marnes.
un bel noir dai toni inconsueti:bei personaggi bella la descrizione dell'isola e del vento che l'avvolge e condiziona tutto
parte oggi per CHabba
parte oggi per CHabba
Arrivato oggi, va sullo scaffale in rapida attesa ;-)
Come dare torto a Lucarelli quando narra di un'isola da cui tutti vorrebbero fuggire ma che poi rimane incollata addosso come una condanna... l'occhio guarda l'orizzonte lontano e spera di raggiungerlo, ma intanto i giorni passano, la vita scorre e ci si ritrova ad ascoltare un grammofono che suona sempre lo stesso disco. In alcuni tratti mi ha ricordato "il deserto dei tartari" e questo già dice molto.
Grazie al ringmaster per questo viaggio nel tempo e nello spazio... libro in partenza...
[scusate il ritardo ;-)]
Grazie al ringmaster per questo viaggio nel tempo e nello spazio... libro in partenza...
[scusate il ritardo ;-)]
Ricevuto alcuni giorni fa.. conto di leggerlo in breve tempo! :)
Un bel libro.. giunto però nel momento sbagliato! :( Non riesco a finirlo, perciò lo faccio ripartire.. buon viaggio.. e buona lettura!
L’impressione dominante che ho avuto è quella della discontinuità.
A pagine dal ritmo sostenuto si alternano pagine di una lentezza talvolta disarmante, e se da un lato ho apprezzato le descrizioni degli ambienti con una abilità tale da farli percepire non solo visivamente ma anche, direi, in senso olfattivo, uditivo e tattile, dall’altro non nego che ci siano stati anche momenti in cui ho avuto l’impressione che l’autore si fosse fatto prendere un po’ troppo la mano. Cioè, che si sia trattenuto pericolosamente troppo a lungo sul confine che separa la descrittività funzionale alla costruzione dell’attesa e del pathos dalla descrittività che può anche stancare.
Nel complesso comunque il romanzo mi è piaciuto, soprattutto ora che, conoscendo l’epilogo, sono in grado di riconsiderare sotto una nuova luce tutto lo sviluppo della trama precedente. E in particolare mi è piaciuto il dibattersi del commissario nel dilemma tra il senso dello Stato e del dovere trasmessogli dal padre e il desiderio di salvare la moglie e se stesso dalle distruttive influenze di questa isola “così sperduta da non avere neanche un nome”, anche quando sarebbe stato molto più comodo sottoscrivere una versione diversa ma comunque plausibile dei fatti. Così come mi è piaciuto il lavoro di costruzione del personaggio dedicato a Mazzarino, condotto con piccoli accenni disseminati nel testo che si ricollegano e giungono a compimento solo al termine, quando si disvela nella sua ossessione di essere signore e padrone dell’isola ad ogni costo.
A voler essere puntigliosi ci sarebbe da osservare che, in termini di verisimiglianza, il finale può risultare poco credibile (viene da chiedersi cioè come sia possibile che nessuno, dalla terraferma, si sia accorto di quanto accadeva sull’isola, né abbia adottato alcun provvedimento.........e mi fermo qua o dico troppo !). Però, appunto, dico “può”, perché accade solo quando interviene nelle considerazioni la razionalità, cioè quando inizia a svanire la suggestione sapientemente costruita con un incedere così onirico e claustrofobico: non subito, a lettura appena terminata, ma dopo un po’.
Per quanto mi riguarda, sono propensa a poter considerare anche questa piccola pecca di inverosimiglianza come una delle licenze che l’autore svela nella nota finale, al pari di un particolare che mi è piaciuto molto: il vento, protagonista indiscusso e presenza costante nella storia, che si ferma incredibilmente nel punto di svolta, quando il commissario e Valenza realizzano quanto accaduto in realtà, e riprende poi successivamente, quasi a sottolineare che solo in quel momento gli uomini hanno potuto prendere, temporaneamente, il sopravvento sull’isola.
A pagine dal ritmo sostenuto si alternano pagine di una lentezza talvolta disarmante, e se da un lato ho apprezzato le descrizioni degli ambienti con una abilità tale da farli percepire non solo visivamente ma anche, direi, in senso olfattivo, uditivo e tattile, dall’altro non nego che ci siano stati anche momenti in cui ho avuto l’impressione che l’autore si fosse fatto prendere un po’ troppo la mano. Cioè, che si sia trattenuto pericolosamente troppo a lungo sul confine che separa la descrittività funzionale alla costruzione dell’attesa e del pathos dalla descrittività che può anche stancare.
Nel complesso comunque il romanzo mi è piaciuto, soprattutto ora che, conoscendo l’epilogo, sono in grado di riconsiderare sotto una nuova luce tutto lo sviluppo della trama precedente. E in particolare mi è piaciuto il dibattersi del commissario nel dilemma tra il senso dello Stato e del dovere trasmessogli dal padre e il desiderio di salvare la moglie e se stesso dalle distruttive influenze di questa isola “così sperduta da non avere neanche un nome”, anche quando sarebbe stato molto più comodo sottoscrivere una versione diversa ma comunque plausibile dei fatti. Così come mi è piaciuto il lavoro di costruzione del personaggio dedicato a Mazzarino, condotto con piccoli accenni disseminati nel testo che si ricollegano e giungono a compimento solo al termine, quando si disvela nella sua ossessione di essere signore e padrone dell’isola ad ogni costo.
A voler essere puntigliosi ci sarebbe da osservare che, in termini di verisimiglianza, il finale può risultare poco credibile (viene da chiedersi cioè come sia possibile che nessuno, dalla terraferma, si sia accorto di quanto accadeva sull’isola, né abbia adottato alcun provvedimento.........e mi fermo qua o dico troppo !). Però, appunto, dico “può”, perché accade solo quando interviene nelle considerazioni la razionalità, cioè quando inizia a svanire la suggestione sapientemente costruita con un incedere così onirico e claustrofobico: non subito, a lettura appena terminata, ma dopo un po’.
Per quanto mi riguarda, sono propensa a poter considerare anche questa piccola pecca di inverosimiglianza come una delle licenze che l’autore svela nella nota finale, al pari di un particolare che mi è piaciuto molto: il vento, protagonista indiscusso e presenza costante nella storia, che si ferma incredibilmente nel punto di svolta, quando il commissario e Valenza realizzano quanto accaduto in realtà, e riprende poi successivamente, quasi a sottolineare che solo in quel momento gli uomini hanno potuto prendere, temporaneamente, il sopravvento sull’isola.
Primo libro per me di Lucarelli, ho sempre un pò titubato a leggere i gialli italiani ma questo è ben strutturato, buona ricostruzione storica unita ad una storia ai confini del surreale. In alcune parti l'ho trovato un pò troppo tedioso ed alcuni personaggi un pò obsoleti e ben poco delineati, alla fine prende un risvolto più vivace e ti fa ricollegare il filo del racconto. Leggerò sicuramente altri libri di quest'autore che non sono riuscita ancora a delineare bene!
Spedisco a Hydralux!
Spedisco a Hydralux!
Il pr imolibro di Lucarelli anche per me, e devo dire che è stata una bella scoperta.
Un libro che ho letto con molto piacere, un'atmosfera molto particolare, un intreccio avvincente... e un epilogo che mi ha davvero spiazzata!
spedisco domattina a rastaman, grazie mille per averlo messo a disposizione!
Un libro che ho letto con molto piacere, un'atmosfera molto particolare, un intreccio avvincente... e un epilogo che mi ha davvero spiazzata!
spedisco domattina a rastaman, grazie mille per averlo messo a disposizione!
Libro arrivato sano e salvo :-)
Grazie per il bel ring......il libro riprende il suo viaggio.
Tornato già da un po', mi sono accorta ora che non avevo ancora fatto la j.e.! Grazie a tutti per aver partecipato! ;)
Journal Entry 35 by lupurk at In giro per la città in Rossiglione, Liguria Italy on Saturday, October 1, 2016
Released 7 yrs ago (10/2/2016 UTC) at In giro per la città in Rossiglione, Liguria Italy
WILD RELEASE NOTES:
Alla castagnata