Achille piè veloce
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Storia tragicomica bella e intensa. Il libro riesce ad essere contemporaneamente comico e malinconico. Decisamente coinvolgente e geniale.
RING APERTO
La lista dei partecipanti è quì!!!
RING APERTO
La lista dei partecipanti è quì!!!
Partito alla volta di fatamorgana.
Arrivato stamattina. Lo inizio subito!
Achille é arrivato venerdì a casa mia e oggi é già ripartito (già, non per niente il suo soprannome é pié veloce...). Ho letto in due giorni questo bellissimo libro e mi ha colpito ed emozionato al punto da comprarne un'altra copia prima di lasciarlo andare.
Altrimenti mi sarebbe mancato troppo questo nuovo amico e mi sarebbe sembrato di lasciarlo anch'io da solo, proprio lui che tanto detesta la solitudine, dell'uomo e dell'anima, tanto da dire ad Ulisse:
“Lei fa tutto “quasi”? Anch’io. Ma nel mio “quasi” c’è un’impossibilità, nel suo c’è una scelta, una noia, un’insufficienza. Lei è qualche volta “quasi” solo? Io no. Io sono solo in modo diverso da lei. Lei vaga in una grande stanza con una porta in fondo, l’uscita dalla sua solitudine. Qualche volta vede la porta ma fa finta di niente, continua a vagare e lamentarsi e dire a se stesso, sarò sempre solo. Io invece vago in una stanza senza porte. Posso tutt’al più sognare una porta”
Grande, grandissimo Benni. Solo chi conosce veramente l’arte di scrivere, chi ha l’inchiostro nel sangue e le parole nel cuore può permettersi di combinare frasi con tanta leggerezza e maestria: di farti ridere un attimo prima e di condurti subito dopo nel luogo oscuro dove bene e male si incontrano, nei meandri meravigliosi e terribili dell’animo umano.
Questo è uno dei libri che i professori dovrebbero far leggere ai ragazzi: in questo modo, forse, imparerebbero meno nozioni a memoria e qualcosa di più sulla Vita, su cosa significa davvero, per loro così attratti dal gruppo e dall’uguale, essere Diverso. Ma forse non esiste diversità se per qualcuno come Achille è possibile dire:
“Promettimi che sarai felice. Che ti farai sorprendere dall’allegria. Non dire che parlo di cose che non conosco. Nel mio buio ogni libro mi fece sperare, dalla mia finestra immaginai felice ogni quotidiana, umile conversazione. Anch’io ho conosciuto gioia e allegria, meno di quanto volevo e di quanto avevo bisogno. Ma questa è malattia di tutti. Promettimi che mi dimenticherai qualche volta. Promettimi di non dimenticarmi”
Io di certo non ti dimenticherò prode, valoroso Achille. Così piccolo, indifeso e deforme ma allo stesso tempo ironico, irrispettoso, e sì, a volte anche astioso e volgare (“…non posso essere sempre come mi volete, disperato, silenzioso e saggio. Soffro, mi incazzo, odio…”).
Certo che hai diritto ad avere tutti i difetti di ogni altro uomo, se in cambio sai così bene insegnare, tu che hai vissuto così poco, cosa vuol dire essere umani e sai rispondere a chi ti chiede chi sei:
“Un diseredato senza ricchezza. Un bifolco, con uno spietato padrone. Ma non sarò un’ombra che si spegne. Sono stato vivo fino alla fine. Ama il tuo respiro, Ulisse”
Porterò nel cuore a lungo l’eco di questo libro e per sempre il suo indimenticabile protagonista e il suo amico Ulisse, che sospetto essere l'alter ego dell’autore.
Spedito oggi a Gigio79
Altrimenti mi sarebbe mancato troppo questo nuovo amico e mi sarebbe sembrato di lasciarlo anch'io da solo, proprio lui che tanto detesta la solitudine, dell'uomo e dell'anima, tanto da dire ad Ulisse:
“Lei fa tutto “quasi”? Anch’io. Ma nel mio “quasi” c’è un’impossibilità, nel suo c’è una scelta, una noia, un’insufficienza. Lei è qualche volta “quasi” solo? Io no. Io sono solo in modo diverso da lei. Lei vaga in una grande stanza con una porta in fondo, l’uscita dalla sua solitudine. Qualche volta vede la porta ma fa finta di niente, continua a vagare e lamentarsi e dire a se stesso, sarò sempre solo. Io invece vago in una stanza senza porte. Posso tutt’al più sognare una porta”
Grande, grandissimo Benni. Solo chi conosce veramente l’arte di scrivere, chi ha l’inchiostro nel sangue e le parole nel cuore può permettersi di combinare frasi con tanta leggerezza e maestria: di farti ridere un attimo prima e di condurti subito dopo nel luogo oscuro dove bene e male si incontrano, nei meandri meravigliosi e terribili dell’animo umano.
Questo è uno dei libri che i professori dovrebbero far leggere ai ragazzi: in questo modo, forse, imparerebbero meno nozioni a memoria e qualcosa di più sulla Vita, su cosa significa davvero, per loro così attratti dal gruppo e dall’uguale, essere Diverso. Ma forse non esiste diversità se per qualcuno come Achille è possibile dire:
“Promettimi che sarai felice. Che ti farai sorprendere dall’allegria. Non dire che parlo di cose che non conosco. Nel mio buio ogni libro mi fece sperare, dalla mia finestra immaginai felice ogni quotidiana, umile conversazione. Anch’io ho conosciuto gioia e allegria, meno di quanto volevo e di quanto avevo bisogno. Ma questa è malattia di tutti. Promettimi che mi dimenticherai qualche volta. Promettimi di non dimenticarmi”
Io di certo non ti dimenticherò prode, valoroso Achille. Così piccolo, indifeso e deforme ma allo stesso tempo ironico, irrispettoso, e sì, a volte anche astioso e volgare (“…non posso essere sempre come mi volete, disperato, silenzioso e saggio. Soffro, mi incazzo, odio…”).
Certo che hai diritto ad avere tutti i difetti di ogni altro uomo, se in cambio sai così bene insegnare, tu che hai vissuto così poco, cosa vuol dire essere umani e sai rispondere a chi ti chiede chi sei:
“Un diseredato senza ricchezza. Un bifolco, con uno spietato padrone. Ma non sarò un’ombra che si spegne. Sono stato vivo fino alla fine. Ama il tuo respiro, Ulisse”
Porterò nel cuore a lungo l’eco di questo libro e per sempre il suo indimenticabile protagonista e il suo amico Ulisse, che sospetto essere l'alter ego dell’autore.
Spedito oggi a Gigio79
Veloce e fiero, Achille mi attendeva stamane alla mia scrivania.
Mi ha accompagnato nel viaggio di un weekend. Mi sono fatto sorprendere dall'allegria, pagina dopo pagina. E dalle emozioni ogni tanto.
Bello il modo in cui qui e lì, senza eccessive forzature, si ritrovano i personaggi omerici, belli e forti i contrasti che loro suscitano nel paragone con gli eroi più famosi.
Mi è piaciuta molto la riflessione e l'elenco dei piccoli dolori quotidiani. Come è geniale la figura di un Achille piè veloce su una sedia a rotelle.
E per finire... che bello è l'italiano quando a usarlo è Benni.
Bello il modo in cui qui e lì, senza eccessive forzature, si ritrovano i personaggi omerici, belli e forti i contrasti che loro suscitano nel paragone con gli eroi più famosi.
Mi è piaciuta molto la riflessione e l'elenco dei piccoli dolori quotidiani. Come è geniale la figura di un Achille piè veloce su una sedia a rotelle.
E per finire... che bello è l'italiano quando a usarlo è Benni.
Achille è il primo ring, il primo libro dei bookcorsari che arriva a me...già questo da solo rende emozionante l'attesa...
...ed eccolo finalmente!
...ed eccolo finalmente!
" - Chi sei?
- Un diseredato senza ricchezza. Un bifolco, con uno spietato padrone. Ma non sarò un'ombra che si spegne. Sono stato vivo fino alla fine. Ama il tuo respiro, Ulisse. "
Bello questo libro che ci insegna ad amare la nostra vita, qualunque sia il modo in cui ci è dato di viverla.
Un libro che ci insegna ad amare e rispettare profondamente noi stessi.
Bello questo libro che nelle pieghe delle piccolezze quotidiane, nei compromessi che ogni giorno siamo obbligati ad accettare, fa emergere il valore profondo e importante che può avere l'amicizia.
Grazie a devonpennyblack!
Buona lettura a tutti!
*** Spedito oggi a Testadura
- Un diseredato senza ricchezza. Un bifolco, con uno spietato padrone. Ma non sarò un'ombra che si spegne. Sono stato vivo fino alla fine. Ama il tuo respiro, Ulisse. "
Bello questo libro che ci insegna ad amare la nostra vita, qualunque sia il modo in cui ci è dato di viverla.
Un libro che ci insegna ad amare e rispettare profondamente noi stessi.
Bello questo libro che nelle pieghe delle piccolezze quotidiane, nei compromessi che ogni giorno siamo obbligati ad accettare, fa emergere il valore profondo e importante che può avere l'amicizia.
Grazie a devonpennyblack!
Buona lettura a tutti!
*** Spedito oggi a Testadura
lo leggero a pie veloce...!
Arrivato stamani :)
Ecco un altro libro che non mancherò certamente di acquistare e rileggere!
Una vertigine di mito, letteratura e fantasia che fa tentennare l'ordinarietà delle consuetudini quotidiane.
Vedo Benni sia come Ulisse, che come Achille, ma soprattutto come un Omero che attraverso la narrazione dona ai suoi eroi l'immortalità e a noi lettori uno scorcio d'immensità.
Naturalmente da ora in avanti per me i tram saranno tutti dragobruchi!
Riparte domani :)
Una vertigine di mito, letteratura e fantasia che fa tentennare l'ordinarietà delle consuetudini quotidiane.
Vedo Benni sia come Ulisse, che come Achille, ma soprattutto come un Omero che attraverso la narrazione dona ai suoi eroi l'immortalità e a noi lettori uno scorcio d'immensità.
Naturalmente da ora in avanti per me i tram saranno tutti dragobruchi!
Riparte domani :)
Sorprendente e struggente per certi aspetti.
Grazie mille per il ring!
è ripartito oggi!
Grazie mille per il ring!
è ripartito oggi!
Accidenti... non avevo mai fatto la j.e. d'entrata ??? Chiedo perdono... l'ho letto in una giornata, fra treni, piccoli dolori che mi sono voluta infierire e che leggerete nelle paginette che leggerete all'interno, grandine che ho preso tutta insieme al mio cane e... le parti che + m'hanno fatta sorridere, piangere o emozionare sono segnate con un punto esclamativo ed un cuore, una lacrima, un sorriso... mentre aspetto l'indirizzo della prossima lettrice lo sta leggendo uno dei miei piccoli dolori Betty
Riparte oggi.
Scusate il ritardo, sono stata una settimana malaticcia e lil libro aspettava in ufficio per essere spedito!!
Non saprei proprio bene....Benni mi piace , in genere, come scrive, ma questo libro l'ho trovato un pochino troppo "allungato" e cioè, per arrivare a dire quello che aveva nel cuore ha fatto un largo giro di concetti e parole.
Grazie Master per l'opportunità DI LETTURA:
Scusate il ritardo, sono stata una settimana malaticcia e lil libro aspettava in ufficio per essere spedito!!
Non saprei proprio bene....Benni mi piace , in genere, come scrive, ma questo libro l'ho trovato un pochino troppo "allungato" e cioè, per arrivare a dire quello che aveva nel cuore ha fatto un largo giro di concetti e parole.
Grazie Master per l'opportunità DI LETTURA:
in coda ad altri ring
il libro è stato molto coinvolgente...Benni mi piace un sacco come scrive e ironico e cinico al punto giusto.
Potreste dirmi chi è il prossimo in lista dopo Grillo parlante che chiede di essere saltata? Ho difficoltà ad entrare nel forum.
Potreste dirmi chi è il prossimo in lista dopo Grillo parlante che chiede di essere saltata? Ho difficoltà ad entrare nel forum.
Journal Entry 19 by claudia1964 from Civitanova Marche, Marche Italy on Wednesday, February 27, 2008
Arrivato oggi
Ancora una volta Stefano Benni mi ha stupito per la sua capacità di raccontare i grandi temi della vita con uno stile lieve ed ironico, ma a tratti anche crudo e diretto, che spinge a riflettere divertendo. E per la sua capacità di trasfigurare la realtà in un universo fantastico, rendendola ancora più vera.
Uno dei libri più belli scritti da Benni che io abbia letto, forse il migliore.
Uno dei libri più belli scritti da Benni che io abbia letto, forse il migliore.
segnalato tramite www.bookcrossing-italia.com
Se solo fossi sceso qualche istante prima, l'avrei vista.
La postina suona sempre due volte. A casa mia, invece, suona una volta sola. A lungo. Sarà perché la busta che conteneva questo libro era voluminosa e non ce la faceva a entrare nella cassetta delle lettere; oppure voleva accertarsi che fossi in casa, e potessi ricevere il pacchetto; magari, invece, gli andava e basta.Cortesia postale la chiamano.
Corro al citofono, trafelato: - ...sì??
- Salve, la Posta!
Lo sospettavo.
- C'è una prioritaria per lei ma non entra nella cassetta...
Sospettavo anche questo.
Le dissi di aspettare, che venivo a prendere il malloppo. Uscii dalla porta, presi l'ascensore al mio piano e lo lasciai al pianterreno. Mi girai ed era là, in bilico sul portone, che cercava di evitare una caduta inevitabile. Mi avvicinai, e con la mano lo tastai. Tremava, sembrava impaurito, come se avesse visto un fantasma. Forse era proprio così, perché la figura della postina non c'era già più. Sono svelte queste postine, dannazione! Ci vuole allenamento e il fisico adatto (sospetto che le due cose siano collegate in qualche modo). E poi, chi l'ha mai visto un postino, anzi una postina? Sono mesi che trovo solo indizi della sua esistenza: una lettera, un pacchetto incastrato, delle cartoline, una bolletta. Mai una prova inconfutabile.
Se solo fossi sceso qualche istante prima... l'avrei convinta a partecipare a questo bookring!