premessa: se avete letto i precedenti Vargas pubblicati in italia (due libri su tre scritti) sapete chi sono gli evangelisti. se non li avete letti, leggete questo commento con ben chiaro il fatto che gli evangelisti non sono propriamente quelli della bibbia.
in "parti in fretta e non tornare", gli evangelisti lasciano la prima fila a jean-batipste (nome, ancora una volta bibblico, che viene rivelato solo a metà libro), ma ci sono e si sentono.
ho pensato che potrebbe essere stato uno stratagemma della vargas per tenersi in caldo quattro bei personaggi (splendidamente tratteggiati nei precedenti "io sono il tenebroso" o "chi è morto alzi la mano"), in modo da rifarli rivivere anche in altri romanzi.
comunque il libro parla di altro, parla di rue de la gaité (non vedo l'ora di farci un pellegrinaggio), parla di superstizione, di fatti storici e di epidemie. di rabbia, rancore e vendetta.
parla di quello che molto spesso le persone non comunicano, la loro integrità, la loro saggezza, la loro forza, a prescindere dalla loro fedina penale.
parla anche di amore, come suggerirebbe (ma in maniera subdola) il titolo.
un altro meraviglioso vargas, da leggere e da comprare, nonostante il prezzo sia un ladrocinio. ma un ladrocinio che ne vale la pena.
(grazie mille doc, a buon rendere...)