Mettere l’ordine al posto del caos; separare l’attività produttiva dall’attività speculativa; chiudere la bisca della finanza, in modo che siano i giocatori e non noi a pagare per le perdite sulle puntate; ristabilire il primato delle regole; pensare a investimenti pubblici in beni di interesse collettivo. Solo così, mettendo la ragione al posto degli spread, l’uomo al posto del lupo, il pane al posto delle pietre, si può uscire da questo mostruoso videogame in cui siamo entrati senza capirlo e senza volerlo. In questo libro c’è la traccia per arrivare insieme all’uscita di sicurezza.

Scaffale bookcrossing

Le posizioni di Tremonti in questo libro risultano inaspettate a chi ha sempre associato la persona ai partiti nei quali ha militato: ostile all'eccesso di debito, ai giochi di prestigio sui derivati, alla generazione degli yuppie che hanno bruciato i risparmi di una generazione.

Frasi come "Oggi in realtà viviamo alla fine di un mondo che per poco tempo, più o meno per un ventennio, ma tuttavia molto intensamente ci ha drogato e cullato con l'idea del benessere progressivo e gratuito donatoci dalla finanza" sono più da Social Forum che non da ministro eletto da Forza Italia.

L'ultima parte è abbastanza insopportabile dato che, di fatto, si risolve in uno spot pubblicitario per gli eurobond.


Nota:

Sconsiglio caldamente di comprarlo in ebook, spesso bisogna leggerlo tenendo aperte due pagine alla volta per la scelta criticabile di mettere tutti gli allegati (quasi un terzo delle pagine totali) in fondo.