Come una bestia feroce
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per me è un capolavoro, un libro che difficilmente si dimentica, e poi è molto reale.
Ricevuto insieme a un libro dell'esordiente Marco Rossari brevi manu dal collega bookcrosser frarosano, di passaggio a Roma, dopo aver svaligiato per la terza volta il tendone dei DVD a piazza Risorgimento. Grazie dei libri, ma soprattutto grazie per la lusinghiera richiesta di firmarti il mio libro su John Landis! E tanti auguri di buone feste.
Di Bunker non ho mai letto niente ma lo ricordo come attore in "Le Iene" e ho visto un film (non eccezionale, in effetti) tratto da un suo libro e intitolato "Animal Factory". Leggero'...
Di Bunker non ho mai letto niente ma lo ricordo come attore in "Le Iene" e ho visto un film (non eccezionale, in effetti) tratto da un suo libro e intitolato "Animal Factory". Leggero'...
Non so perche' fossi prevenuto nei confronti di Edward Bunker... forse perche' in passato ho gia' letto svariati romanzi di ambientazione criminale senza mai entusiasmarmi piu' di tanto... forse perche' mi immaginavo una sorta di duplicato di "Mano armata" di Harry Grey -il romanzo/verita' da cui Leone trasse il capolavoro "C'era una volta in America". Il libro mi e' quindi rimasto li' per un po' e solo qualche giorno fa, alla fine di un'estate avviata dalla velocissima lettura di "Romanzo criminale", l'ho sfilato dallo scaffale della roba da leggere e ho cominciato a farmelo.
Due o tre giorni dopo, l'ho finito. E se anche non mi verrebbe da sperticarmi come fanno Ellroy e Ammaniti nelle loro prefazioni (Ammaniti cita addirittura e senza batter ciglio "Delitto e castigo") ammetto che il libro mi e' parso notevole. Non tanto per la descrizione minuziosa della vita e della psicologia del criminale, che non mi pare sostanzialmente diversa da quella dei gangster di cui avevo letto in passato, quanto perche' e' proprio il protagonista ad essere una figura affascinante: rapinatore, e' chiaro, non significa necessariamente bruto. Questo Max Dembo -chissa' quanto vicino a personaggio reale dell'autore- rapina e uccide senza troppi rimorsi, eppure disprezza un personaggio che in tutta la sua vita ha letto a malapena un romanzo, per giunta di Harold Robbins... e non per questo si da' delle arie particolari. Semplicemente, leggere gli piace e non c'e' da stupirsi poi che sappia scrivere.
Le riflessioni del protagonista non riscrivono certo la filosofia umana, ma sorprendono per il contesto da cui nascono: il criminale incallito che contempla i tramonti, si ipnotizza a guardare le onde che si inseguono sul mare e si frangono a riva come in una risata, fa un effetto diverso di quando roba del genere viene fuori in romanzi piu' pretenziosi. Forse e' questo il trucco, forse no. In ogni caso, un libro che vale la pena di segnalare.
In generale direi ottima la traduzione di Stefano Bortolussi, pur funestata da refusi un po' troppo frequenti per un libro alla sua settima edizione. Anche se devo confessare di aver appreso da questo libro che quello che ritenevo un errore ricorrente in realta' non lo era: si scrive "amfetamine" e non "anfetamine". Incredibile.
Cerchero' "Vigilato speciale", il film di Ulu Grosbard interpretato da Dustin Hoffmann e tratto da questo libro.
Due o tre giorni dopo, l'ho finito. E se anche non mi verrebbe da sperticarmi come fanno Ellroy e Ammaniti nelle loro prefazioni (Ammaniti cita addirittura e senza batter ciglio "Delitto e castigo") ammetto che il libro mi e' parso notevole. Non tanto per la descrizione minuziosa della vita e della psicologia del criminale, che non mi pare sostanzialmente diversa da quella dei gangster di cui avevo letto in passato, quanto perche' e' proprio il protagonista ad essere una figura affascinante: rapinatore, e' chiaro, non significa necessariamente bruto. Questo Max Dembo -chissa' quanto vicino a personaggio reale dell'autore- rapina e uccide senza troppi rimorsi, eppure disprezza un personaggio che in tutta la sua vita ha letto a malapena un romanzo, per giunta di Harold Robbins... e non per questo si da' delle arie particolari. Semplicemente, leggere gli piace e non c'e' da stupirsi poi che sappia scrivere.
Le riflessioni del protagonista non riscrivono certo la filosofia umana, ma sorprendono per il contesto da cui nascono: il criminale incallito che contempla i tramonti, si ipnotizza a guardare le onde che si inseguono sul mare e si frangono a riva come in una risata, fa un effetto diverso di quando roba del genere viene fuori in romanzi piu' pretenziosi. Forse e' questo il trucco, forse no. In ogni caso, un libro che vale la pena di segnalare.
In generale direi ottima la traduzione di Stefano Bortolussi, pur funestata da refusi un po' troppo frequenti per un libro alla sua settima edizione. Anche se devo confessare di aver appreso da questo libro che quello che ritenevo un errore ricorrente in realta' non lo era: si scrive "amfetamine" e non "anfetamine". Incredibile.
Cerchero' "Vigilato speciale", il film di Ulu Grosbard interpretato da Dustin Hoffmann e tratto da questo libro.
preso al meetup di ottobre 2004.
Un romanzo molto bello.
Journal Entry 6 by eltano77 at ...Ad un bookcrosser :-) in -- via posta o passaggio a mano --, Lazio Italy on Monday, January 17, 2005
Released 19 yrs ago (1/22/2005 UTC) at ...Ad un bookcrosser :-) in -- via posta o passaggio a mano --, Lazio Italy
WILD RELEASE NOTES:
RELEASE NOTES:
Come richiesto!!
Come richiesto!!
Catturato a Terni in occasione dell'incontro con i bcers...
Journal Entry 8 by Miss-Piggott at Caffè dell'Emporio in Roma, Lazio Italy on Tuesday, April 12, 2005
RELEASE NOTES:
Lo rilascio perchè la mia lista dei libri da leggere è decisamente troppo lunga!
Spero che qualcuno al meet up lo catturi!
Lo rilascio perchè la mia lista dei libri da leggere è decisamente troppo lunga!
Spero che qualcuno al meet up lo catturi!